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Il Politecnico di Torino mi ha invitato nelle settimane scorse per partecipare a un mega-convegno dal titolo “POLI-COVID-22: Salute, Scienza e Società alla prova della pandemia” (21-25 novembre 2022). L’invito prevedeva che io parlassi della situazione universitaria negli anni del Covid. Ho risposto che la mia condizione per andare - come immaginavo intuissero - era di poter raccontare, senza troppe teorie ed elucubrazioni (dopo avere pubblicato sull’argomento quattro libri e dozzine di articoli, e dopo i “dibattiti” televisivi e pubblici a cui ho partecipato) la mia testimonianza di professore allontanato, del mio corpo in carne e ossa bandito dai colleghi, della mia figura di studioso messa in discussione e danneggiata, insomma della violenza che ho subito negli 8 mesi di sospensione e di quella che ancora subisco oggi in termini di mobbing e altre strategie da parte della governance del mio dipartimento.
Alla fine, dopo avermi invitato (sarebbe stato ovviamente per loro un fiore all’occhiello accogliere nel convegno il dissidente Benozzo, uno dei due sospesi su 70.000 docenti, per rimarcare la loro finta vocazione all’inclusione e al dialogo!), mi hanno detto che ci avevano ripensato. La mia testimonianza ovviamente non interessa (o, per dirla come va detta, svergogna anche loro). A loro interessava che io parlassi - magari “alla maniera di Benozzo” - di quello che volevano farmi dire loro: discorsi generali sul mondo universitario, in modo da dibatterli e rifagocitarli, come sempre accade nell’Accademia, per renderli neutri. In pratica, il senso di quell’invito era di addomesticarmi, sotto la finta etichetta di un convegno dissidente. Per riassumere, l’Universitá, ancora una volta, ha ammesso di essere parte di un sistema corrotto, che convegni come quello di Torino fintamente contestano. E ha ammesso di esserlo, a maggior ragione, viste le recenti dichiarazioni di Pfizer, che hanno reso pubblico il fatto che tutta la grande operazione truffaldina del green pass si è fondata sul nulla, e che tutto il male che è stato fatto in questi due anni e oltre è stato fatto in malafede da persone senza scrupoli ai danni di cittadini considerati come cavie.
Francesco Benozzo
Francesco Benozzo
Professore di Filologia e linguistica all’Università di Bologna. Direttore di tre riviste scientifiche internazionali e di numerosi gruppi di ricerca interuniversitari, coordina il Dottor..
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