Molto umilmente, con rispetto per le persone ma schiettezza verso la politica che portano avanti sul governo della città, ritengo che il Pd a Modena abbia esaurito la sua funzione di guida, la sua propulsività e la sua funzione di alta rappresentanza politica degli interessi della maggioranza dei cittadini.
Ritengo che questo Pd sia ripiegato sulla pura gestione del potere, strutturata sulla spartizione di cariche e poltrone destinate alla sua pseudo-elite dirigente scadente e burocratizzata che vive in una bolla separata dai problemi delle persone comuni e della città e ai soliti amici.
Penso che appaia con chiarezza come il Pd sia fortemente condizionato nella sua politica dai poteri forti locali economico, finanziari, immobiliari, di Hera, consociati in un blocco consociativo privato e cooperativo in cui si formano indirizzi sempre più fuori dall'ambito democratico deputato del Consiglio comunale in cui la maggioranza assume sovente la funzione di cinghia di trasmissione.
Credo che Modena abbia necessità di Voltare pagina o veramente finirà in mano alla destra.
Non credo che i delusi dai 5 stelle torneranno ad un Pd in stato di disgregazione ulteriore, in mano a soggetti in lotta tra di loro, senza idee e incapaci di una opposizione seria a livello nazionale ed a piccoli burocrati di provincia cresciuti nella politica di corridoio e di scarso spessore a livello locale.
Dietro l'arrogante dominus sindaco-duca non vi è nulla di significativamente e politicamente forte: in giunta e nel partito hanno ruolo prevalentemente gli esecutori ed i megafoni delle sue idee. La giunta ne è una cruda testimonianza.
Scalzare il Pd a Modena o cambiarne strutturalmente la natura non sarà semplice ma gli scricchiolii e le crepe sono visibili. Credo sia necessario insistete con determinazione.
Roberto Vezzelli