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E così, il movimento 5 Stelle, anche a livello locale, non si alleerà con nessuna forza politica; nel dubbio se mantenere la purezza o governare, la scelta è caduta sulla prima opzione. Giusto o sbagliato? Difficile dirlo.
Nelle ultime elezioni politiche del 4 marzo, per una serie di circostanze favorevoli, il movimento si è trovato ad essere arbitro della politica nazionale; infatti, prima delle elezioni, tuti i tre grandi raggruppamenti dichiaravano che non si sarebbero alleati reciprocamente; in realtà, come sappiamo, le cose sono andate diversamente ed i 5stelle stanno governando con la Lega. Questo, come abbiamo visto nelle recenti elezioni abruzzesi, sta comportando una flessione elettorale, perché una cosa è fare i programmi, un’altra è governare, soprattutto se si deve fare i conti con un partner che prima era alternativo.
Ma la soluzione è quella di stare sempre all’opposizione? Dubito che questo sia nell’interesse del movimento e dei suoi elettori.
Oppure quella di cercare nelle alleanze chi ti sta più vicino per poter realizzare, almeno in parte, in tuo programma?
Ma veniamo a Modena.
Nessuno dei cinque consiglieri che rappresentano ora il movimento 5stelle in consiglio comunale, si ripresenterà al prossimo turno elettorale e questo sarà un grave danno al loro movimento perché i “nuovi” impiegheranno i prossimi cinque anni ad imparare il “mestiere”, senza il necessario supporto di almeno uno dei “vecchi”; ora, questo, nel rispetto dei problemi personali e di famiglia di ciascuno di loro, sta anche ad indicare la profonda frustrazione di chi siede nei banchi di minoranza. Ma proprio neanche uno che ci stia almeno un annetto per fare il necessario accompagnamento? La scelta, quindi, di non allearsi con altre liste civiche, al di là dell’apporto che queste potrebbero dare, è quindi una scelta che comporterà la marginalità nella vita politica modenese. Comunque sembra che, almeno a livello nazionale, ci sia un ripensamento; vedremo…
Franco Fondriest