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Francamente: tende al parco per Vasco e sconfitta Pd

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Affrontando il tema delle regole in questo modo, una comunità non va da nessuna parte, perché ognuno si sentirà legittimato a far quel che più gli conviene


Francamente: tende al parco per Vasco e sconfitta Pd
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C’è una relazione tra la presenza dei fans di Vasco Rossi attendati al parco Londrina e la recente sconfitta del PD alle elezioni amministrative? Credo di sì e cercherò di spiegare il perché.

Prima però, per sgombrare il campo da possibili equivoci, è necessaria una chiara premessa. Personalmente non ho niente contro Vaso Rossi, né contro il suo concerto, né contro i suoi fans, tantomeno contro coloro che amano utilizzare la tenda per andare in vacanza; altrettanto non ho niente di personale verso le persone che cito nell’articolo.

E’ possibile campeggiare all’interno del Parco Ferrari? Nelle vicinanze sono presenti dei campeggi attrezzati? No, sul suolo del Comune di Modena è vietato campeggiare così come nei parchi pubblici, Parco Ferrari compreso. A Modena ci sono 2 aree camping private dove è possibile campeggiare” Così sta scritto sulla apposita pagina del sito web del comune di Modena.

Nei giorni scorsi sono spuntate decine di tende nell’indifferente tolleranza delle autorità. Ma i divieti sono divieti o sono dei consigli? Perché si pongono dei divieti e poi non li si fanno rispettare? Il rispettarli è un optional o un obbligo? E la polizia municipale deve solo stare a guardare?

Quello che fa ulteriormente riflettere è la posizione di due persone Paolo Silingardi e Giorgio Pighi che non sono proprio due cittadini qualunque. Il primo è stato l’avversario dell’attuale sindaco di Modena un “avversario” che ha consentito a Muzzarelli di battere la vera competitrice, Francesca Maletti. L’altro è stato per due legislature, sindaco di Modena, oltre che prestigioso avvocato e docente universitario.

Il primo ha sostenuto che: Andrebbero allontanati ma ad essere onesto non mi pare facciano danni peggiori della canicola”

Il secondo :”Sono d'accordo.

Troppo spesso, a sinistra, abbiamo contrapposto al securitarismo di destra un'idea un poco ossessiva di regolare, prescrivere e poi, ancora, regolare e prescrivere. Retorica prescrittiva contro retorica punitiva. E ci accorgiamo che, dietro a quello che vedevamo rischioso, c'è spesso un'umanità ricca e creativa.”

Ma chi l’ha messo quel divieto che non si vuol far rispettare?

E poi ci si lamenta che la sinistra perda voti? Credo che la gente onesta e ligia ( ce ne è ancora) sia stanca di regole su regole che poi chi le rispetta è un fesso e chi le viola è un santo.

Questo vale nel piccolo esempio citato, ma maggiormente per fatti più gravi.

Ricordate le manifestazioni al sabato pomeriggio nel centro città, prima vietate e poi tollerate? Non era forse meglio autorizzarle, piuttosto che fare indecorose retromarce in nome del buon senso?

E non parliamo di insediamenti abusivi di etnie protette, tanto protette da poter fare quello che nessun cittadino modenese può neanche lontanamente sognarsi di fare. Prima si fa la voce grossa, spinti dalle proteste dei cittadini e poi ci si dimentica.

Ricordate i ragazzini che una notte di circa due mesi fa distrussero diversi autobus facendo un macello a Carpi? E le rituali frasi di indignazione del Sindaco di Carpi e di quello di Modena che chiedevano “punizioni esemplari”?

Non c’è bisogno di nessuna punizione esemplare, ma semplicemente far rispettare le regole che una comunità si è data e dare una punizione certa a chi le viola, anche nell’ottica della rieducazione, come previsto anche dalla Costituzione; questo lo diceva Cesare Beccaria, due secoli fa!

Certezza della pena? “I numeri della polizia parlano chiaro. Soltanto la squadra volante nei primi due mesi dell’anno ha arrestato 38 persone delle quali 31 sono stranieri. Si tratta per lo più ladri, rapinatori e spacciatori arrestati in flagranza. Di questi però soltanto 10 ad oggi dietro le sbarre, tre ai domiciliari.” (da TRC del 1 marzo 2017)

Credo che siamo tutti stanchi di leggere che chi ha compiuto un reato è immediatamente rilasciato con la precisazione che, spesso, si tratta di “un soggetto già conosciuto, pluripregiudicato e magari irregolare sul territorio nazionale”

Ho sempre pensato che quello del rispetto delle regole fosse un valore distintivo della sinistra e che l’atteggiamento giusto fosse quello che diceva: le regole si cambiano, ma non sia violano.

MI sbagliavo; ora non è più così; è la convenienza che guida le decisioni.

Altro che job act, sarà l’ignavia, la tomba della sinistra e di questa classe politica senza midollo che non sa nemmeno prendersi la responsabilità delle proprie decisioni.

Si abbia almeno il coraggio di rimuovere il divieto e di regolarizzare luoghi e modalità per l’attendamento dei fans; non credo che qualcuno avrebbe qualcosa da ridire se ci fossero i servizi necessari.

Come dice giustamente Paolo Silingardi, il campeggio dei fans era scontato e facilmente prevedibile; e allora perchè non è stato previsto?

Non credo che il problema delle tende dei fans di Vasco sia il più grande di Modena e non se nemmeno se valeva la pena perderci un po’ di tempo per scrivere questo pezzo.

So però che, mentre da una parte si usa tolleranza, dall’ altra moltissimi cittadini saranno limitati nella loro vita quotidiana da questo grande evento.

Quello di cui, comunque, sono certo è che, affrontando il tema delle regole in questo modo, una comunità non va da nessuna parte, perché ognuno si sentirà legittimato a far quel che più gli conviene.

E allora, buon concerto a tutti e che questo evento, particolarmente impegnativo, sia una grande festa ed una bella vetrina per una Modena accogliente e rispettosa delle regole sia da parte dei cittadini che degli ospiti.

Franco Fondriest


Franco Fondriest
Franco Fondriest

Sono di origine trentine, ma ho trascorso la maggior parte della mia vita a Modena. Mi sono laureato in pedagogia ed ho svolto la mia attività lavorativa prevalentemente nella mia ..   Continua >>


 


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