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Garage Ferrari, donazione è sotterfugio per bypassare l'abbattimento

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L'accordo firmato con l'erede del Drake sarebbe un sotterfugio volto a bypassare come ultima ratio proprio la sentenza del Consiglio di Stato ormai esecutiva


Garage Ferrari, donazione è sotterfugio per bypassare l'abbattimento
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Il regalo dell’abusivo Garage Ferrari che non può accogliere il Comune e oplà: il futuro tassello importante per la mobilità sostenibile e per il centro storico.

Intanto come ha ben spiegato l’avvocato Della Fontana per i residenti  «il recente protocollo stipulato da Piero Ferrari col Comune non solo è nullo ma anche mistificatorio».

L’immobile è interamente abusivo come stabilito dalla sentenza del TAR di Bologna n 342 del 2013, realizzato in forza di un titolo edilizio poi annullato dal giudice, e neppure la pezza d’appoggio del passaggio in Consiglio comunale potrà modificare lo stato di fatto, l’immobile è abusivo e non può essere incamerato gratuitamente nel patrimonio pubblico. Lo vieta l’articolo 31 del Dpr 380/2001, che prescrive : il Consiglio comunale può decidere diversamente alla demolizione dell’immobile acquisito gratuitamente, solo ove questa non contrasti con rilevanti interessi urbanistici .

Ed è esattamente questo che la sentenza del TAR 2013 ha accertando « il Garage Ferrari contrasta con i rilevanti interessi urbanistici tutelati di limiti volumetrici, affermando espressamente che tale articolo costituisce una norma inderogabile, imperativa e di ordine pubblico».  E quindi l’immobile è da demolire,  dello stesso parere anche il Consiglio di Stato con la sentenza di gennaio. E in quanto abusivo non può essere acquisito dall’amministrazione, anzi ha l’obbligo di eseguire la demolizione come prescritto dalle sentenze.

Fin qua la vergognosa e scandalosa trentennale vicenda legale.

La scappatoia donativa

Come al solito (ormai è quasi una abitudine) di fronte all’ennessima inosservanza delle norme che si è data l’amministrazione cerca la scappatoia …  regolare e trasparente.

L’accordo firmato con l’erede del Drake sarebbe un sotterfugio volto a bypassare come ultima ratio proprio la sentenza del Consiglio di Stato ormai esecutiva, l’ordine di abbattimento è firmato il 4 luglio scorso.

Comunque se il Comune non trova una soluzione conforme alla legge che ad oggi non c’è, l’atto donativo è dunque nullo, e l’immobile è da polverizzare. Allo stesso identico modo come si fece nottetempo con le rimesse del Tram e della palazzina all’ex AMCM nonostante un giudizio del TAR in corso che dichiarò illegittimo l’operato dell’ente pubblico. Come si è fatto sul filo di lana del cinquantesimo anno ( il minimo richiesto per rientrare nella tutela prevista di legge ) con le Grafiche Arbe di Vinicio Vecchi, e in ultimo con il nulla osta accordato al privato proprietario ed erede per la recente demolizione dello storico insediamento delle officine Stanguellini … per far posto a una più redditizia palazzina. Segni importanti questi di storia della nostra città, di architettura industriale che sarebbe stato opportuno preservare quali memorie di sapienza “creativa”, e luoghi di produzione di alcune eccellenze vanto della secolare tradizione manifatturiera e industriale modenese. 

Il box multipiano abusivo Ferrari: veicolo per la mobilità

Subito si è intravisto un beneficio futuro nell’edificio realizzato abusivamente appena nella disponibilità comunale, come pubblico parcheggio nell'ambito delle iniziative previste con il Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums) in corso di definizione. Immediatamente i plausi sulla lieta novella da parte della presidente della rete città sana (quale città sana ? con i consueti abnormi flussi di traffico, con la fonderia della Madonnina, con l’inceneritore di Nonantola che brucia a più non posso! ).  L’avrebbe definita … udite udite …una risorsa importante per la mobilità e il centro storico. I 300 posti auto del Ferrari farebbero da contraltare al sotterraneo parcheggio Novi Park, l’ex ducale Piazza d’Armi completamente rimossa e cancellata, sostituita con soprastante Parco Archelogico sempre più “terra di nessuno”.  Il Ferrari sito a due passi dal centro storico, un’utile e parziale deposito a prezzi calmeriati per automobilisti desiderosi di sgranchirsi le gambe per le vie cittadine, molto più apprezzabili sgravate così da un minor numero di quattroruote. Quindi ecco l’equazione secondo l’ottica della presidente città sane ….. che a partire dal sindaco e dalla giunta hanno evitato e totalmente rimosso tutta la questione della illegalità dell’immobile.  Si riceve in dono un garage  ….. e a caval donato non si guarda in bocca…  e vuoi mettere quante auto in meno non più in sosta ai margini stradali? Non solo, favorirebbe una maggiore diffusione del trasporto pubblico, (ah ah) … e  sarebbe da incentivo anche a una maggiore mobilità ciclopedonale ….(ah ah)….. Una chimera purtroppo. Ciò può verificarsi soltanto diminuendo gradualmente i posti e gli spazi per la sosta, da rinconvertire come spazi e per la mobilità dolce ad esempio.

Sempre in previsione del futuro Pums dopo Piazza Roma oggi quasi totalmente pedonale, si ipotizza di sgomberare dall’assedio automobilistico piazza Sant’Agostino. Niente di più facile da realizzare. Non è necessario aspettare la messa a punto del famoso PUMS. Un’ordinanza comunale con un bel cartello di divieto e la si rende pedonale già domani mattina. E non in un futuro prossimo venturo. Il mega parcheggio, per lo più vuoto Novi Park dista pochi metri dalla piazza!  

La mobilità agevolata

Comunque sull’assist al garage Ferrari, e sul tema della mobilità, pare chiaro che in casa del pensiero unico c’è una certa incoerenza. Si plaude all’operazione perché ciò toglierebbe un pò di auto dalla città, dal centro storico, di converso poche settimane fa è stata approvata una convezione con un privato che realizzerà un garage in Piazza Matteotti,ciò non diminuirà le auto attualmente presenti in zona, tutt’altro. Anzi l’effetto negativo sarà duplice, aumento sia del loro numero che aggravio della già complicata circolazione.

Sempre per favorire e incentivare la vera mobilità sostenibile ,quella ad emissioni di gas di scarico salutari per la natura in generale, si sono ingentilite con degli arredi urbani mozzafiato nei mesi scorsi le piazze dedicate a Giuseppe Mazzini e a Giacomo Matteotti...  Davvero meravigliose quelle due colonnine in blu elettrico di “Modena parcheggio”, donano quel tocco in più che mancava alle piazze. Una agevolazione per i distratti automobilisti , diventa quasi elitario pagare dal centro storico il ticket per la propria auto in sosta da qualche parte.

La legalità

Se per edifici tutelati e altri che occorreva sicuramente preservare in quanto ” eredità “ e parte integrante della storia cittadina, altri sebben vincolati ma di proprietà privata come il Cinema Olympia, sempre più degradato non si è mosso e non si muove un dito, perché le norme …  il pubblico ha le mani legate con la proprietà privata …. Per il multipiano privato Garage Ferrari realizzato ABUSIVAMENTE, leghiamoci … sia le mani e pure i piedi … non si sa mai.  Che la giustizia faccia il suo corso, senza cercare ipocrite e opportunistiche scappatoie.

Una città e una amministrazione, che ha conferito la cittadinanza onoraria al giudice antimafia Nino Di Matteo, non può legalizzare con un altro atto irregolare… l’illegalità.

Franca Giordano


Redazione Pressa
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