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Questa guerra ha confermato quale valore abbia la nostra carta costituzionale e i cittadini, il citato popolo sovrano che sta a indicare un semplice concetto calpestato da tutti e da sempre: dal Presidente della Repubblica all'ultimo deputato eletto per la prima volta, ognuna di questa autorità rappresenta i cittadini, ha una delega dai cittadini, deve tenere conto della volontà dei cittadini, deve render conto ai cittadini del proprio operato. Il titolare siamo noi.
La nostra Costituzione, sventolata quando conviene come un testo sacro dettato da Dio in persona, dice che nel caso di conflitti che non coinvolgano direttamente l'Italia, devono essere le organizzazioni internazionali a occuparsene e non sta a noi decidere chi si debba aiutare con stranissime strategie per conseguire la pace. La risposta di Draghi e di tutto il Parlamento è stata semplicemente 'chissenefrega'. Ricordiamocelo al momento opportuno.
Va bene, accettiamo l'idea molto americana che si debba essere il 'poliziotto del mondo' e mettere in continuo pericolo il nostro Paese e la nostra economia, perchè si ha un obbligo morale d'aiutare l'Ucraina con armi e denaro. Da dove nasce questo obbligo morale? La risposta è semplice: Mosca è l'aggressore e Kiev è l'aggredito. Ma, a questa elementere locuzione, si dovrebbe aggiungere qualche dettaglio per giustificare il nostro stracciare la Costituzione: l'Ucraina non ha fatto nulla per meritare la violenza mortale della Russia.
La tesi di Zerlensky e di tanti altri soggetti è esattamente questa e per consolidarla si è descritto il Presidente della Federazione Russa e tutto il popolo russo come una banda di pazzi sanguinari, propensi a prendersi qualsiasi cosa con la forza e che, giustamente, deve essere messa a posto, punita. Putin è un bullo che dobbiamo picchiare duro una volta per tutte!
Ok. Ma è davvero così? Il governo di Kiev (non il suo popolo che vorrebbe solo poter vivere con un minimo di dignità e benessere) ha il giglio in mano? Otto anni di guerra contro i dissidenti del Donbass non contano nulla? Quei civili, quelle madri e quei bambini massacrati perchè russi e contrari al nuovo corso politico non hanno importanza? I 42 morti di Odessa sono solo tifosi di calcio che, asserragliati nella Casa dei Sindacati, si sono dato fuoco preparando maldestramente una Molotov, come dichiarò la Commissione d'inchiesta ucraina? L'Ucraina non si è prestata al gioco di potere dell'America accettando miliardi di dollari in armi, addestramento delle proprie truppe da ufficiali americani, per non parlare dei famosi laboratori batteriologici confermati da Washington e regalati per...studiare il Covid?
Supponiamo che tutto ciò sia propaganda, ma restano alcune domande senza risposta e alcune questioni senza giustificazione. Perchè l'ONU, quando era ancora possibile, non è mai intervenuto per ricomporre la frattura? Perchè s'è mosso solo per una votazione-spettacolo atta a comprendere chi nel mondo era pro o era contro la Russia? (o se preferite, pro o contro la decisione americana di supporto all'Ucraina). Perchè Gutierrez si mette in viaggio solo ora per andare a Kiev e quando sarebbe stato necessario muoversi, ha preferito restare zitto e in ufficio? Prende ordini anch'esso dallo zio Sam?
E veniamo alle sanzioni e alle armi. Devono essere inviate perchè Kiev abbia la possibilità di difendersi. Molto romantico... molto eroico... come il battaglione Azov asserragliato nella acciaieria di Mariupol che non s'arrende, ma non lascia uscire tutti i civili, utili a ripararli da uno scontro uomo contro uomo... Io ho un'idea un po' diversa dell'eroismo: metto in salvo gli innocenti e me la faccio con il nemico a viso aperto. E se devo morire, morirò. Ma forse sono solo un semplice italiano.
Torniamo alle armi: se dobbiamo aiutare Kiev a difendersi, e sottolineo a difendersi, perchè ad una sola voce l'Occidente indica quale obiettivo la sconfitta della Russia che deve perdere sul piano militare e deve essere ridotta alla fame per il crimine che ha commesso? Ciò giustifica la richiesta di armi più pesanti e offensive e una nostra obbedienza senza tante discussioni. Anche Draghi, con la motivazione dei tempi stretti, non riferisce in Parlamento su questo cambio di obiettivo, prima d'andare a Washington a ricevere indicazioni. Quindi, l'Italia è passata dal rifiutare la guerra e delegare le organizzazioni internazionali a dare una mano ad un contendente affinchè vinca (e vinca anche l'America sul piano economico e strategico).
Cosa ne viene in tasca a noi Popolo Sovrano? Il pericolo di ricevere la risposta di Mosca e sicuramente aumentare la povertà e la disoccupazione. Forse per tutto ciò, e secondo i sondaggi, la maggioranza dei cittadini dice NO a questa Terza Guerra Mondiale camuffata e non ancora esplosa in tutta la sua tragedia a casa nostra. Si sta giocando una partita di poker con bluff e contro bluff, che potrebbe finire molto male. Ma come scritto in premessa, dei cittadini e della loro opinione non si tiene conto in alcun modo. Ricordiamoci anche di questo al momento opportuno.
Massimo Carpegna
Massimo Carpegna
Visiting Professor London Performing Academy of Music di Londra. Docente di Formazione Corale e del master in Musica e Cinema presso Istituto Superiore di Studi Musicali Vecchi Tonelli..
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