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Il referendum Aimag di ieri era un referendum Consultivo promosso dal Comitato Acqua Pubblica. I cittadini e le cittadine di Carpi non sono andati a votare: dei circa 61000 aventi diritto solo in poco più di 14000 hanno votato, pur in una domenica uggiosa e piovosa.
Forse è davvero arrivato il momento di fare un riflessione seria. Se Aimag è una società che guadagna ed i cittadini che ieri hanno votato, sono tutti contrari alla vendita delle azioni per mantenere un'autonomia, questo comporta che i soci di Aimag (Comuni, Fondazioni ed Hera) dovranno fare necessariamente un aumento di capitale che permetterà ad Aimag di rimanere sul mercato con un patrimonio adeguato alle sfide che il mercato proporrà a breve (gare, competitività, concorrenza). Come? L'utile del 2017 dovrà essere destinato a Riserva oppure ad aumento di Capitale gratuito. Così facendo il patrimonio di Aimag crescerà e qualora Aimag dovesse avere bisogno di fare degli investimenti per essere maggiormente competitiva, con un patrimonio più 'forte' potrà anche chiedere finanziamenti o mutui alle banche. Abbiamo votato sì. Quindi no alla vendita, adesso capitalizziamo Aimag e rendiamo la società dei cittadini sempre più competitiva.
Giorgio Cavazzoli - MIR Emilia Romagna
Redazione Pressa
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