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Il comitato nasce da una patologia della società. Significa che la società è malata. Che la politica è malata. Sarebbe come a dire “non tossire se hai mal di gola”. La tosse è fisiologica per espettorare il muco. Lo svenire è fisiologico al ripristino della pressione. Il dolore è il segnale d’allarme. Insomma il comitato dei cittadini rappresenta la sintomatologia di una patologia multifattoriale ben più grave che ha radici profonde nel nostro praticare il rapporto tra ambiente –cittadino – istituzioni – salute”.
- La politica decide se costruire migliaia di alloggi o se recuperare l’esistente , le scelte che fa la politica in materia non sono basate sulla reale necessità abitativa, ma navigano in logiche differenti.
- La politica decide se realizzare un cogeneratore a rifiuti animali in violazione delle norme incenerendo sul proprio suolo i rifiuti anche transfrontalieri
- La politica decide se inserire decine di migliaia di assimilati industriali nel RSU in violazione dei regolamenti comunali
- La politica decide se avere oltre 600 AIA sul suolo Provinciale con emissioni in acqua aria e suolo
- La politica decide se portare l’inceneritore a 240000 ton /anno importando rifiuti, nonostante lo studio MONITER abbia appurato le patologie correlate
- La politica decide che si può vivere con la polvere di vetro nei polmoni affermando giustamente che non esistono discariche di vetro sul suolo provinciale
- La politica decide che si può scavare nelle campagne per ottenere ghiaia al fine di produrre cemento che andrà a cementificare completamente la Regione nei prossimi decenni
- La politica decide che il teleriscaldamento è troppo oneroso
- La politica decide che la RER ha i limiti più restrittivi in assoluto per gli inquinanti nell’aria di tutta l’Italia , ma dimentica di dire che siamo nella Regione e nella città maggiormente inquinata d’Europa
- La politica , la politica , la politica...
Si potrebbe andare avanti per ore a scrivere , il comitato non è altro che un sintomo della nostra patologia, si forma perché soprattutto chi è delegato a fornire risposte fredde, tecniche, legali, accetta supinamente una imposizione politica, quindi viene meno al proprio dovere di controllo, omettendo, nascondendo, non convocando, i mezzi sono molteplici, ma sempre semplici ripetitivi e facili da comprendere.
Questa omissione, che per noi tutti ha un costo elevato, anche per il livello di preparazione che devono avere questi funzionari, ha successivamente un costo raddoppiato o triplicato perché mamme, papà, nonni o figli dopo cena si mettono a studiare come funziona un impianto a biomassa, se sono rifiuti, se vi è una legge sulla puzza, i limiti emissivi , le autorizzazioni AIA o AUA, ( sempre illuminante è la lettura cronologica degli eventi negli anni passati e presenti ) svolgendo quindi una azione VICARIANTE delle istituzioni , e spesso vincendo delle battaglie ma mai la guerra .
L’ideologia predominante, ingenua e integerrima dei comitati sul nascere è sempre quella legata all’APARTITISMO, fu anche la mia 6 anni fa , proprio al fine di non dare al comitato una connotazione politica , in modo da abbracciare il maggior numero di sostenitori possibili, facendo massa critica solo ed esclusivamente contro l’impianto in oggetto , evitando la accusa di difendere il proprio giardino , trincerandosi dietro dati tecnici e mai politici , al fine di non urtare la sensibilità politica dei cittadini , e con la sola e unica visione di battersi contro il nemico, che sia un inceneritore, una strada o uno scavo, con la finalità principe di tutelare la salute dei cittadini.
Ma visto che i comitati nascono e muoiono in un breve arco di tempo, o finiscono perduti nel mare desolante del TAR, non sarebbe meglio accettare quella giusta critica che mi faceva l’ex Sindaco di Castelvetro nel 2012 ( sic lo devo ammettere ), voi siete la democrazia PARTECIPATIVA io la RAPPRESENTATIVA, quindi la responsabilità ricade su di me, in quanto mi hanno votato, e voi no. In sintesi perché continuare a mettersi delle toppe nei pantaloni, quando ormai gli stessi sono da buttare, e non comprare un paio di pantaloni nuovi.
Viene il forte dubbio che il comitato non sia altro che uno strumento altamente manipolabile, specialmente dalla politica, che nulla modifica, ma che richiede ai partecipanti un forte impegno intellettuale e fisico, e che permette alla politica che ha preventivamente autorizzato l’impianto, di essere legittimata al suo ruolo, al di là della giustezza delle scelte.
In pratica il comitato è un po' come lo specchio per le allodole, è il richiamo del cacciatore, è la rete per gli uccellini, è il begatino per il pescatore. Non è raro osservare che la stessa classe politica dominante da decenni, prende posizioni diverse in merito alle obiezioni dei comitati, proprio al fine di non perdere un voto (democrazia rappresentativa), vedi TRIVELLE, o le stesse strutture economiche che appoggiano i comitati , o gli stessi parlamentari al lunedì si dicono contrari al sabato a favore. In questo modo il comitato si sente forte nella battaglia , acquisisce consensi , ma viene monitorato costantemente nel suo percorso, (spesso con infiltrati grazie all’apartitismo) e alla fine a prescindere dal risultato, verrà ad essere inglobato (nel mio Comune sfilato) nelle scelte politiche in un moto perpetuo che nulla cambia.
Ero a Lonigo, poche sere fa, con i genitori dei comitati noPFAS , con le mamme noPFAS , grazie a loro, a MEDICINA DEMOCRATICA e ISDE, ora si è venuti a conoscenza del disastro Veneto dei PFAS , il comitato ha ILLUMINATO , ma viene da chiedersi dove erano le ASL le ARPA e i Sindaci , e tutte le strutture di controllo quando questa acqua nera veniva e viene scaricata tutt’ora, in un rigagnolo d’acqua, percorrendo tutte le campagne venete prima di arrivare al mare (foto). Tutto è avvenuto per completa scelta politica legata a sottovalutazione , incoscienza , pressapochismo degli amministratori e dei tecnici, nonostante da 20 anni si fosse a conoscenza della cancerogenicità di queste sostanze ( Billot, USA) che ora sono tristemente nel sangue dei cittadini ( Billot : nessuna ricerca deve essere attuata in quanto la cancerogenicità dei PFO PFAS è già conosciuta da molti anni) .
La democrazia vive in quel segno che si fa con la matita , frutto di anni di lotte partigiane e di conquiste pagate con il sangue, è forse giunto il momento di cambiare la politica non di fare dei comitati , è un grave errore quello di non andare al voto e di eleggere un Presidente di Regione con il 33% degli elettori , tutto è racchiuso in quel segno di matita, che potrà essere peggiorativo o migliorativo , ma la scelta e il cambiamento deve avvenire in quelle sedi, questa è la DEMOCRAZIA .
Per paradosso verrebbe da dire che il COMITATO è in fondo FUNZIONALE al mantenimento del SISTEMA.
Roberto Monfredini - Consigliere m5s Castelvetro