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E così il “porta a porta”, da oggi, viene esteso alla zona delle Quattro Ville. Ma cerchiamo di capire a chi conviene.
Nelle scorse settimane, a Villanova si è tenuta una assemblea molto partecipata. Durante l’incontro, sono state rivolte tre precise domande all’assessore all’ambiente Filippi, ex presidente di Legambiente.
La prima: perchè a Modena, contestualmente all’estensione del porta a porta, non si applica, come accade ovunque, la cosiddetta tariffa puntale che premia i comportamenti virtuosi?
La seconda: per quale motivo i cittadini delle Quattro Ville dovrebbero impegnarsi maggiormente nella differenziazione, quando, ciò non comporterà per nulla una diminuzione del carico dell’inceneritore e, quindi delle polveri che giornalmente cadono sulla zona? Infatti, il “vuoto” creato dalla minor quantità di indifferenziato portato all’inceneritore sarà “riempito” da rifiuti, spesso speciali, che arriveranno da altre regioni con conseguente profitto per Hera.
Ricordiamo che il “nostro” inceneritore brucia 240.
000 tonnellate di rifiuti all’anno; di queste, solo la metà, circa, sono locali; le altre, come già detto, vengono da fuori.
Ma le polveri restano qui!
A questo punto è necessario ricordare un dato: per ogni tonnellata di rifiuto si producono 300 kg di polveri e 6.300 metri cubi di fumi; ogni ora, l’inceneritore emette circa 200.000 metri cubi di fumi a 160 gradi; ogni anno, sono un miliardo e mezzo di metri cubi; con tutto quel calore si sarebbe potuto riscaldare una parte di Modena, così come da progetto; perché non lo si è fatto?
Ma veniamo alla terza domanda: Hera compensa il comune di Modena per il “disagio ambientale” causato dall’inceneritore, con circa un milione e mezzo di euro all’anno; perché questa somma non viene distribuita tra i cittadini che più soffrono la presenza dello stesso, come sconto sulla bolletta?
Alla assemblea, non è stata data nessuna risposta... Forse perché una risposta esauriente non c’è… Insomma, qualcuno ci spiega per quali motivi, oltre ai valori etici e sociali, i cittadini dovrebbero impegnarsi a fare ogni giorno i piccoli chimici?
Franco Fondriest