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Il predominio dello 'straordinario' bilancio del San Filippo Neri

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La neonata Fondazione San Filippo Neri si è trovata nelle fortunatissime e favorevolissime condizioni di poter disporre di 'un terreno vergine'


Il predominio dello 'straordinario' bilancio del San Filippo Neri
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Prima di leggere l'intervista che Mauro Tesauro ha rilasciato ieri a proposito delle sue dimissioni da presidente del San Filippo Neri, stavo scrivendo di queste mie riflessioni, che entrano nei contenuti di quello che é l'asserito (e finora unico) merito che 'il collegio di difesa' di quella Fondazione ha fin qui messo in risalto. A mio avviso, giustamente Tesauro non ne fa cenno, dimostrando, se mai ce ne fosse stato bisogno, di avere ben compreso che la sua presidenza era di un Soggetto che avrebbe dovuto occuparsi di fornire servizi educativi o tutt'al più assistenziali e non di scimmiottare un'Agenzia Immobiliare e/finanziaria.

In ogni caso, non credo nuoccia alla causa andare a vedere e, se del caso 'demolire', quello che é stato fin qui l'argomento principe del rito assolutorio.

Si leggano  pertanto le parole che seguono finalizzate a quello scopo, nell'attesa che si arrivino ad approfondire gli aspetti autentici per restituire a quella Fondazione il prestigio che si era meritato.

E dai pôr. Per un'ennesima volta, la 'difesa' della 'confusa e disordinata gestione' della Fondazione San Filippo Neri e dell'affiliata associazione roboantemente International, incentra le sue argomentazione sugli strabilianti bilanci che é riuscita a stilare negli ultimi anni.

Questa motivazione, che a loro avviso sarebbe assolutoria di tutto e per tutto, ivi compresa la problematica gestione della comunità per minori stranieri non accompagnati, saliti assai spesso agli onori della cronaca nera, é stata prodotta già più e più volte. In primis da Muzzarelli, che presto 'scadrà' dalla sua presidenza della Provincia. dall'ex-ex presidente, dalla direttrice, e dall'attuale presidente del San Filippo Neri.

Non é noto ancora il parere del Revisore dei conti, nuovissimo all'incarico, precedentemente inesistente ed introdotto grazie ad una modifica statutaria attuata frettolosamente nel tempo di prendersi un caffè. E già questa 'assenza' la potrebbe dir lunga.

Però, se queste 'argomentazioni' possono essere date per scontate, trattandosi, in fondo, di difese d'ufficio, non lo sono affatto, a mio parere, quelle di chi si ostina ad insistere su queste come ragioni di assoluta e primaria importanza e trascura tutto il resto. Nei giorni scorsi, ho letto, specie sulle pagine fb, compresa la mia, che tuttora si stanno occupando del 'caso', frasi del tipo 'chi non fa non falla' oppure 'triplicare le entrate di un bilancio non é cosa di tutti i giorni'...

A questo punto, allora, anch'io, che pur dal primissimo momento in cui ho appreso delle dimissioni  di Tesauro, che conosco per essere uomo da non prendere lucciole per lanterne, e ne ho potuto valutare le motivazioni, mi sono sempre ed esclusivamente preoccupato di sapere se quella situazione 'confusa' avesse (o no) provocato delle conseguenze negative sulla qualità dei servizi socio-educative erogati ... beh, anch'io ho voluto ad andare ad approfondire un pó, nei limiti della mie competenze (e sentito un pò in giro) la conoscenza di questi straordinari bilanci.

E, per quanto sono stato in grado di cogliere, mi é sembrato che 'di straordinario' non ci fosse poi un granché. Provo a metterla giù nel modo più semplice che riesco.

Il vecchio IPAB San Filippo Neri, superata la sua ragion d'essere come convitto per gli studenti delle (allora) scuole medie superiori modenesi, le cui famiglie non risiedevano in Città, si 'mantenne' per un certo tempo nell'incertezza sul suo futuro. Successivamente, a seguito di una, questa sì straordinaria, progettazione su un futuro d'altro tipo (di cui già scritto in più occasioni) ed una conseguente e bellissima ristrutturazione dell'enorme immobile realizzata dalla FCRMO, si é trasformato in quello che é oggi, anche e soprattutto in virtù di una legge regionale che ha cercato di mettere ordine e razionalizzare la presenza di tanti IPAB nel suo territorio, unificandoli in Fondazioni dove possibile.

In conseguenza di ciò, la neonata Fondazione San Filippo Neri si é trovata nelle fortunatissime e favorevolissime condizioni di poter disporre di 'un terreno vergine' per quanto avrebbe potuto riguardare la creazione di uno spazio-luogo-occasione per l'analisi, lo studio, la ricerca e la sperimentazione di innovative metodologie educative e scolastiche, nonché di 'rendere produttivo' il suo ingente patrimonio immobiliare, nuovo di pacca, al fine di rendere possibile quelle intenzioni.
 

Tutti noi sappiamo che 'quel' progetto non é stato realizzato, se non in limitatissime parti che, oltre ad 'appoggiarsi' ad altre realtà per trovarvi adeguate competenze, almeno agli addetti ai lavori hanno dato l'impressione più che altro di essere dei tentativi d'imitazione di ciò che avrebbe potuto essere e non é stato. Deludendo molte aspettative.

Al contrario, il patrimonio immobiliare è stato reso produttivo. Università, Ostello, ASP Minori & C. hanno preso in affitto pressoché tutto lo spazio disponibile, tranne, volendo essere proprio cattivi, quello per un ufficio della Direttrice, oggi inutilizzato a quel fine.

Non é necessario essere dei geni dell'economia e della finanza, stando così le cose, per immaginare come e da dove sono arrivate alla Fondazione le risorse economiche che le hanno permesso i 'famosi e troppo celebrati' bilanci attivi. Forse, mettendoci un pò d'impegno (e se ho ben interpretato lo stato dell'arte), lo avrei saputo fare anch'io.

P.s. Arriveranno risposte almeno su queso aspetto?

Giovanni Finali

 


Giovanni Finali
Giovanni Finali

Educatore e Formatore, poi Coordinatore degli Educatori professionali del Comune di Modena, ha terminato la carriera presso la stessa Amministrazione in qualità di Istruttore Direttivo c..   Continua >>


 


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