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Immigrazione, giravolta di Muzzarelli che dimentica il mito della ‘comunità aperta’

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Un lustro fa i delinquenti non potevano avere colore, oggi immigrazione e delinquenza sono direttamente correlati


Immigrazione, giravolta di Muzzarelli che dimentica il mito della ‘comunità aperta’
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Gentile Direttore,
correva l'Anno Domini 2018 e così il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli si esprimeva in occasione di una ospitata all'edizione inaugurale del Festival della Migrazione: 'Penso che sia importante capire che Modena ha una prospettiva..se sappiamo che le condizioni di sviluppo della nostra comunità è di avere ancora manodopera... Abbiamo bisogno di tutti. Ovviamente i delinquenti sono un'altra cosa possono: essere bianchi rossi e verdi e gialli, ma sono delinquenti. Noi stiamo parlando alle persone perbene: quelle che vengono per lavorare...per rendere una prospettiva di crescita ad una comunità che nel tempo vive di più ma che ha ovviamente la necessità di avere nuove opportunità, nuova manodopera...insieme vogliamo costruire una comunità aperta'.


 
Già lunedì 21 Agosto, a due manciate di ore dall'omicidio avvenuto in Corso Vittorio ed ancor prima che gli inquirenti avessero potuto concludere gli accertamenti preliminari (che stanno dando esiti solo ora), il sindaco pareva già avere idee piuttosto chiare su attori, movente e retroscena: 'nonostante l’impegno delle forze dell’ordine e della Polizia locale, ha visto un aumento di aggressioni e di violenze, mentre sul territorio sono triplicati i trasferimenti di migranti....che diventano manovalanza dello spaccio'.
 
'Tanto tuono che piovve!', sarebbe il commento luogocomunista più appropriato all'occasione, ma sarebbe troppo riduttivo fermarsi allo spot di facciata.
La giravolta-sottosopra del pensiero del Duca-Sindaco, seppur ingarbugliata è chiara nella sua traiettoria: un lustro fa i delinquenti non potevano avere colore, oggi immigrazione e delinquenza sono direttamente correlati; al tempo il migrante era celebrato in quanto garanzia di manodopera [.

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sottocosto.

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] (è un omissis!) Muzzarelli deve aver avuto una amnesia nel definire in qualche modo queste persone che per il sindaco sono 'welcome' (Direttore, mi passi l'anglismo anche se suona un po' coloniale) quali potenziali forze fresche, o meglio come nuovi schiavi del XXI secolo) per una comunità che nel tempo vive di più (prosaicamente, un paese per vecchi), oggi è declassato a manovalanza per lo spaccio.
 
Ed ora, signor sindaco, mi rivolgo direttamente a Lei, sfruttando lo spazio che questa redazione vorrà riservarmi, allargandomi un po' a mo' di lettera aperta.
Benarrivato sul pianeta Modena, signor sindaco! Ma dove ha vissuto finora? Nel 2017 in risposta a precisa interrogazione proveniente dalla sua stessa parte politica, Lei confermava l’impegno della città per l’accoglienza, sollecitava l'approvazione della legge sullo “ius soli”, come “scelta di cultura e civiltà e come mezzo di integrazione effettiva degli stranieri legalmente residenti in Italia” (tecnicamente, il tema dello ius soli riguarda neonati e non è direttamente correlato a questioni di gestione dell'immigrazione clandestina, cui l'interpello si riferiva), e rispondeva che il CPR (ex famigerato CIE) avrebbe potuto riaprire i battenti solo a fronte di impiego di “personale qualificato e adeguatamente formato”, in alcun modo “sottratto ai corpi dello Stato impegnati nella protezione dell’ordine pubblico sul territorio”. Utopie, insomma. Oggi 'sono temi affrontati anche direttamente con il ministro Piantedosi insieme alla richiesta di aumento degli organici delle forze dell’ordine e di riconoscimento della fascia A per la Questura che renderebbe l’aumento strutturale'.
'La comunità modenese, così laboriosa e giustamente esigente, non si rassegna a subire decisioni e valutazioni che portano ricadute negative per tutta la città e per il territorio': questo è vero e Lei ha perfettamente ragione! La cittadinanza è stufa di quanto 'il sistema-Modena' ha previsto per essa; però Modena barcolla ma non molla, nonostante una classe politica - da Lei fulgidamente rappresentata - che trasforma la censurabile 'inversione ad U' in manovra consueta ai fini del comodo di parte.

Desidera ricevere - tous ensemble (e gratuitamente) - un 'riscontro-consumatore', un dolce invito da parte di un suo democratico detrattore ed una sorpresa per i suoi sodali? Stanti i pochi mesi che la separano dai saluti istituzionali e nel pieno rispetto di quella porzione di Modena laboriosa che L'ha votata: passi la mano in piena autonomia, fin che è in tempo.

Acardo Lugli

Redazione Pressa
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La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 


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