'Minori stranieri e controlli età: la legge è da rivedere, ecco perché'
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'Minori stranieri e controlli età: la legge è da rivedere, ecco perché'

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Analisi, con esempi specifici, del segretario provinciale Siulp Roberto Butelli sui limiti, anche nell'applicazione, della Legge Zampa


'Minori stranieri e controlli età: la legge è da rivedere, ecco perché'
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I minori stranieri non accompagnati sono già da tempo un problema oggettivo, soprattutto per chi li deve gestire in prima battuta e deve sopperire a diverse lacune dello Stato. Infatti, se fino ad oggi la Polizia di Stato doveva aspettare soltanto il via libera dal Tribunale per i minori per l’autorizzazione alla visita auxologica, oggi passeranno – nella migliore delle ipotesi – i sessanta giorni previsti dalla Legge Zampa del 2017, affinché la articolata e corposa commissione si accordi sul parere da esprimersi. Quindi il MSNA verrà, ad esempio, fermato da una Volante sul territorio e, dopo la trafila per l’autorizzazione dal Tribunale per i minori, si attenderà il parere della commissione.

Nel frattempo, il minore dovrà essere ospitato in un’idonea struttura come dice la legge Zampa (dal nome della senatrice Sandra Zampa, prima firmataria del provvedimento) – ammesso che via sia posto – dopodiché in esito alla pronuncia della commissione, la Polizia dovrà nuovamente occuparsi del sedicente minore per provvedere ad un affidamento definitivo, oppure all’espulsione in caso ci si trovasse di fronte ad un maggiorenne.
Ma, viste le lacune della legge Zampa, si è già verificato ad esempio che i minori abbiano dovuto pernottare in un ufficio di Polizia vista la carenza di posti, con tutto ciò che ne consegue in termini di operatività e anche di dignità, ma soprattutto pensando a ciò che quella legge stabilisce e cioè che in caso di dubbio lo straniero vada sempre e comunque ritenuto minore.

 

Oppure che il sedicente minore ha la facoltà di rifiutare gli accertamenti medici: non sarà infrequente quindi assistere a soggetti grandi e grossi, magari con folta barba che dichiarano di essere diciassettenni. Situazioni paradossali che consentiranno a diversi soggetti che non hanno alcuna intenzione di integrarsi, di continuare a circolare indisturbati forti di norme che tutelano troppo i sedicenti minori e troppo poco i cittadini che subiscono reati.
Emblematico il caso di quel soggetto che qualche giorno fa ha preso a bastonate una signora e che si è dichiarato minore e richiedente asilo: i limiti oggettivi e strutturali delle due norme (minori e richiedenti asilo) sono palesi ed inducono una seria riflessione sulle ricadute che hanno sui territori. La legge Zampa sui minori può essere utile per chi ha un minimo di legame col territorio, che desidera fare un percorso di studio o lavoro e garantirsi un futuro dignitoso, diventando risorsa per la comunità. Ma, di contro, tutela troppo chi decide di non integrarsi ovvero di delinquere, trasformandosi anziché in una risorsa in un peso per l’intera collettività, a cominciare dai reati commessi in danno dei cittadini al fermo per ore ed ore delle Volanti, all’impegno di sanitari e di tutte quelle strutture che dovrebbero servire chi rispetta la legge. Ecco perché riteniamo fondamentale la riflessione sulla legge Zampa, che porti ad una rivisitazione della stessa con modifiche e miglioramenti più aderenti alla realtà del momento, molto diversa da quella del 2017, anno della sua promulgazione.

Roberto Butelli - Segretario Provinciale Siulp

Gianni Galeotti
Gianni Galeotti

Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consiglie..   Continua >>


 

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