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“Quella dell’assessora è una risposta concreta che segna un cambio di passo”. Così il comunicato stampa del Comune di Modena, che riporta le lodi di Luca Negrini all'assessore Alessandra Camporota. Già prefetto di Modena, nominata in giunta da Mezzetti poco prima del pensionamento, con fiumi di polemiche delle opposizioni. Ma quel comunicato non deve essere piaciuto a qualcuno. Tanto che dopo un quarto d’ora scarso è arrivata la rettifica “con intervento del consigliere Negrini corretto, pregando di utilizzare questa versione”: senza più le lodi all’assessore. Dove “corretto” vuol dire epurato dalle frasi scomode ma riprese integralmente dalla registrazione video.
Nei mesi scorsi la candidatura di Luca Negrini ha suscitato qualche dubbio, specie negli alleati.
E nelle scorse settimane i dubbi si sono rafforzati, per una linea più che governativa – a tratti più realista del re - in Consiglio comunale, specie sulle varianti urbanistiche e sulla raccolta dei rifiuti. Per questo il plauso iniziale alla Camporota ha stupito il giusto.
Oggi, però, il problema è completamente diverso. Non è Negrini che appoggia dall’esterno quel sistema di potere che a Modena tutto permea e tutto controlla. No. È che Negrini è nel sistema. È il sistema: è parte integrante del Socing, il Partito del romanzo 1984 di George Orwell. Con il Grande Cugino Mezzetti a controllare tutto e tutti. Dove fra Ministero dell’Amore e Psicopolizia, sempre per citare Orwell, l'unica forma consentita di pensiero diventa il bispensiero: la capacità di credere, contemporaneamente, tutto e il suo contrario. Attenzione: bispensiero non significa credere, per dire, che la Meloni voglia abolire le accise e poi osservare, dopo qualche anno, che non le abbia abolite e passarci sopra. È credere davvero che l’abolizione delle accise e la non-abolizione delle accise siano entrambe vere.
In 1984 c’erano appositi uffici dedicati alla continua riscrittura della memoria storica: giornali, libri, documenti, film venivano alterati da appositi impiegati in modo da adattarsi al meglio alla linea socio-politica del momento. Per favorire la continua riscrittura della memoria non ci deve essere memoria: ci devono essere menti incapaci di notare le continue riscritture. Il bispensiero, appunto. Non ci possono essere diari né appunti e non ci possono essere copie di atti non aggiornati – da distruggere nei “buchi della memoria”.
A distanza di 80 anni tante delle tristi previsioni di Orwell si sono avverate. Aveva preconizzato macchinari detti “versificatori” che permettevano di creare automaticamente canzoni, poesie, libri. Non si poteva scrivere e i testi venivano dettati al “parlascrivi”. Tutto come oggi. E oggi, con l’intervento “corretto” del consigliere Negrini, abbiamo davvero chiuso il cerchio.
Magath
Magath Ing
Dietro allo pseudonimo Magath un noto personaggio modenese che racconterà una Modena senza filtri. La responsabilità di quanto pubblicato da Magath ricade solo sul direttore della te..
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