Modena, i (semplici) record che vorremmo

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Dopo l’euforia seppur giustificata ma ora eccessiva, del successo del concerto di Vasco Rossi al Novi Park e della successiva concessione della cittadinanza onoraria al cantante, credo che sia ora di fare una pacata riflessione. Credo che i cittadini modenesi, prima che la legislatura termini, si aspettino altri record. Vediamone alcuni; si tratta di richieste elementari volte ad una civile convivenza:

• Meno microcriminalità, che vuol dire una città più sicura, e cioè: meno furti nelle case, nelle scuole, nelle attività commerciali, artigianali, industriali ed agricole; meno scippi; meno spacciatori e prostitute; una città accogliente per chi ha voglia di lavorare e severa verso chi delinque
• Aria più pulita che vuol dire una città più sana e cioè: meno auto e più pedoni, biciclette e mezzi pubblici
• Più decoro che vuol dire una città più bella e cioè: marciapiedi, ciclabili, strade meno dissestati, raccolta dei rifiuti più efficiente e meglio differenziata, meno sporcizia un giro e buona manutenzione delle aree verdi e dei parchi pubblici
• Più coesione sociale che vuol dire, più piccoli negozi aperti, più gente a piedi, e in bicicletta, più gente nei parchi (sicuri), più luoghi di aggregazione, più attività nel centro storico, ma anche e soprattutto, nei quartieri e nelle frazioni

Sarebbe interessante sapere se, secondo questi indicatori, le cose nella nostra città negli ultimi quattro anni, sono migliorate e se i record che avevamo guadagnato in negativo, si sono ora volti al positivo. Comunque, per l’amministrazione comunale, il sindaco, la giunta e la maggioranza se, entro il prossimo anno, si fossero anche solo raggiunti questi elementari, ma fondamentali obiettivi, sarebbe un bel successo; c’è ancora tempo; vedremo.

E’ su queste cose, di vita quotidiana, che si valuta la capacità di una amministrazione. Ai cittadini, credo che interessino meno i grandi, necessari, ma anche onerosi progetti di cui lasceremo alle prossime generazioni, oltre che i benefici, anche i relativi costi.

Franco Fondriest