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Nel collegio elettorale uninominale di Sassuolo, Camera dei Deputati, il Pd ha candidato Claudio De Vincenti, attuale ministro. Non entriamo in questioni organizzative interne al Pd, guardiamo all’interlocutore sul piano delle cose da fare, visto che siamo in un collegio con Pil europeo. Il professor De Vincenti, tra l’altro è membro esecutivo della Fondazione Nens fondata da Pierlluigi Bersani e Vincenzo Visco e proprio attraverso dibattiti e scritti sulla rivista Nens abbiamo condiviso tante proposte per un rinnovato sistema fiscale e tante critiche sulla mancata lotta alla evasione fiscale.
Sulla questione i Socialisti modenesi hanno scritto diversi articoli con proposte specifiche. Tutti, a parole, condividono che il sistema fiscale italiano “puzza di stantio“. La grande riforma di struttura del 1972 e successivi interventi, sempre strutturali, non regge più.
Il sistema della tassazione dei redditi fondata su due capisaldi Costituzionale (art 2 e53), è stato affosato con tanti interventi settoriali e lobbystici, con confusi elementi di flat tax ed una serie di detrazioni dal reddito complessivo.
Tanti redditi vanno per conto loro e poi sono sempre presenti le trovate di condoni camuffati, per fare cassa. Tipo il rientro dei capitali e tassazioni con imposte sostitutive per chi ha patrimoni all’estero e rientra in Italia. Il notro parere è di non fare questioni di bandiera ma cercare di trovare soluzioni che ammodernano il sistema, che salguardi le famiglie, che fa pagare gli evasori e che liberano i lavoratorti dipendenti,visto che questi costituiscono i maggiori pagatori dell’Irpef.
L’Irpef, De Vinventi lo sa bene, costuituisce circa il 71,5 % delle entrate fiscali, mentre la evasione di imponibili fiscali si aggira sui 150 miliardi.
Le cifre ci dicono che la lotta alla evasione fiscale non sta dando i suoi frutti e con una pressione fiscale per chi paga superiore al 41 %.
Nel 2016 i controlli fiscali, non abbiamo ancora quelli del 2017, chiamati sostanziali (sono quelli fatti attraverso verifiche sostanziali) che vannno distinti dai controlli formali e liquidazioni delle dichiarazioni hanno prodotto una entrata di circa 7,5 miliardi... Troppo pochi vista l’evasione.
Per arrivare ai 14,5 miliardi dobbiamo aggiungere gli incassi delle liqua accertamenti sostanziali. Ed infine per arrivare alla “vittoria” come dice Padoan, degli incassi 2016 in 19,5 dobbiamo mettere quelli del rientro dei capitali 4,3 miliardi. Il professpr De Vincenti ci dovrà dire cosa ne pensa e quello che si impegna a fare. Noi Socialisti ci siamo per fare cose serie.
Mario Cardone - Direttivo Federazione PSI Modena