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Non ci sono solamente le emergenze legate alla criminalità, al degrado dei parchi e delle aree verdi, all’inquinamento atmosferico, all’inarrestabile cementificazione del territorio, alla criticità del trasporto pubblico di Seta e altro ancora a caratterizzare l’attuale momento negativo della città.
Modena ha anche altri problemi, nuovi e vecchi, tutti insoluti, anche questi ereditati dalla giunta comunale Mezzetti.
Sono quelli legati allo stato di letargo della cultura, come è stato denunciato di recente anche in un convegno organizzato dallo stesso Pd, che ha palesato una carenza di eventi ed iniziative di valore culturale da porre al centro della società modenese, ‘che non siano solo quelle indette da Modenamoremio e che ha evidenziato un ritardo della amministrazione comunale nel delineare con precisione scopi e finalità della costosa ristrutturazione in corso nel complesso edilizio del Sant’Agostino, dopo la bocciatura del precedente progetto di Gae Aulenti.
Ma anche a quello legato alla crisi del settore Fiere che storicamente ha sempre avuto a Modena appuntamenti di successo con positivi ritorni economici per le aziende del territorio e per la promozione turistica della città. Mentre da un anno la storica Società Fiere di Modena è stata assorbita da Bologna Fiere, con conseguente chiusura di importanti eventi e manifestazioni come sono lo sono stati per anni i saloni di Skipass e di Play, riducendo sensibilmente l’attività fieristica modenese. Cosa intende fare la giunta Mezzetti per garantire la continuità e lo sviluppo del settore fieristico mantenendo gli eventi esistenti ed attirandone di nuovi?
Infine lo sport sullo stato del quale secondo il modenese Andrea Dondi, presidente regionale del Coni. 'Modena è ferma e il sindaco, come quelli degli altri Comuni, deve svestire i panni di partito e lavorare insieme per obiettivi comuni. Invece sinora non è stato così. In altre città della Regione sono state organizzate grandi manifestazioni mentre Modena è rimasta al palo. Eppure siamo la città di Julio Velasco, di Massimo Barbolini e Francesco Bettalico, per quanto riguarda allenatori e preparatori e di Gregorio Paltrinieri ed Elisa Iorio tra gli atleti. Velasco in particolare rappresenta il meglio della storia di Modena sportiva. E allora per le prossime Olimpiadi di Milano-Cortina perchè non proporre di sfruttare il Palaghiaccio di Fanano e portare sull’Appennino modenese turisti, società sportive, atleti, come hanno saputo fare altri?'. Almeno su questo particolare aspetto della nostra realtà sarebbe forse il caso di rispondere e replicare alle interessanti proposte avanzate da Andrea Dondi.
Cesare Pradella
Cesare Pradella
Giornalista pubblicista, è stato per dieci anni corrispondente da Modena del Giornale diretto da Indro Montanelli, per vent'anni corrispondente da Carpi del Resto del Carlino, per cinque.. Continua >>