Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
'Rimbomba, di colpo senza preavvisi, la notizia di una piccolo super mercato (250 mq), ossimoro che va bene per tutti, il primo per i fautori e il secondo per i detrattori che si aprirà a breve in Centro Storico, addirittura a in Corso Canalchiaro. Sta di fatto che la Coop Alleanza 3, nota a Modena in ossequio all’esercizio della “libera e leale concorrenza di mercato”, dopo aver occupato la periferia con un gigantesco punto vendita all’ex AMCM, già di per sé un pericolo per i negozi di alimentari e affini del Centro Storico, avvantaggiato da ampio parcheggio a spese dell’abbattimento dei tanti alberi senza che nessuno battesse ciglio. Ebbene la piccola Coop si appresta a penetrare nel Centro storico, addirittura nel Palazzo Storico del Seminario di proprietà della Chiesa.
La sfrenata cupidigia sostenuta dalla commistione fra affari e politica che da sempre regge il feudo modenese (Emilia-Romagna), che ha arricchito le Coop, in difficoltà ora nel settore edilizio per le limitazioni nel consumo del suolo (già ampiamente sfruttato), si lancia in una nuova corsa all’oro prendendo di mira i beni di consumo. Quante COOP hanno aperto a Modena? E’ la risposta allo smacco di Esselunga, boicottata scorrettamente dal partitone (comunque lo vogliate chiamare PCI, DS, PDS, PD) e amministrazione comunale per più di vent’anni?' A parlare è la professoressa Maria Grazia Modena, capogruppo di ModenaxModena.
'Al sorgere di alcune preoccupate voci, senti le 60 imprese del mercato Albinelli (a 400 m dal nuovo supermercato), lo storico piccolo supermercato Grassi, Oriano di Rua Freda che sfocia in Piazza San Francesco e di tanti cittadini modenesi, per l’arroganza famelica del connubio politica-affari, la controbatteria mediatica fa azione di disturbo suonando le trombe festose della ricorrenza dei duecento anni del Seminario ricca di iniziative culturali, confinando, nelle ultime due righe la “notiziola” del prossimo utilizzo da parte della COOP dei locali di corso Canalchiaro occupati nei precedenti sessant’anni da BPER. Tutto questo però dice qualcosa di più. E’ la saldatura di un cerchio perverso di una sorprendente partita giocata tutta casa (partito e amministrazione comunale di sinistra) e chiesa (Vescovado) - continua la Modena -. Come altrimenti spiegarsi la benedizione “entusiasta” del monsignore, don Erio, in persona alla famigerata pseudo Rigenerazione urbana dell’Alcatraz, la grande… fuffa, ammantata da nobili mura, e rovinata da pessima compagnia, nonché all’accordo siglato da Comune con Caritas, ISC 10, Fism e fondazione Creasci@mo per i quartieri Crocetta e Sacca, finanziata da Unicredit e Fondazione Cassa di Risparmio, anch’esso pieno di fuffa e di parole al vento (forse riguarda la prevenzione della povertà educativa, un problema che forze maggiori e ben addestrate da sempre affrontano con insuccesso)?
La saldatura “Casa”-Chiesa” si è conclusa con l’affare della COOP in sostituzione di BPER nei locali del seminario o dobbiamo aspettarci qualche coda avvelenata? Oddio, pecunia non olet, ma non vi erano altri pretendenti con altro orientamento di mercato?
Gli effetti del Concordato che esentano le proprietà ecclesiastiche, se utilizzate per fini religiosi, da tante rigide regole e tasse, e perfino consentono cospicue facilitazioni per attività commerciali in esse locate, come si configurano con il nuovo affitto (e anche con il precedente)? Su questi (e il precedente) vengono pagate le tasse? E per parcheggi, ci sono vincoli? Il nuovo supermercato Coop dove li trova i parcheggi? Ne è esentato viste le dimensioni di essere super ma piccolo? Quale ricaduta avrà sugli abitanti e sul traffico della zona? E sui parcheggi dei viali del Parco?
E’ la coda velenosa. Non sarà questa operazione prodromica ad una speculazione edilizia di lusso, tipo il bell’esempio della Caserma Fanti? Forse sto correndo troppo, però a Modena ogni giorno c’è qualche inaspettata sorpresa che impedisce l’intorpidimento cerebrale. Chi mai avrebbe immaginato la saldatura Casa-Chiesa, forse neppure il tollerante e benevolo Don Camillo, ma è la legge degli affari, ahimè.
Maria Grazia Modena, Capogruppo lista civica “ModenaxModena”
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>