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Sono davvero le olimpiadi della svolta per il mondo woke? Di certo gli organizzatori della competizione parigina non hanno lasciato nulla al caso per entrare nella storia delle battaglie per inclusione. Andando ben oltre. Cercando di portare la classica lotta dei diritti LGBT a un livello più alto, spirituale: ai limiti del misticismo. Perché pride e politica hanno ormai fatto la loro storia. Non spostano più nulla, nonostante le forti caratterizzazioni e immagini e le conseguenti polemiche. Quello che occorre al movimento dei diritti è il passaggio alle forme, ai simbolismi e ai messaggi della religione. E religione sia.
Di qui il chiaro riferimento all'ultima cena, con le drag queens al posto del Cristo e degli apostoli. Che non è stato un fatto né improvvisato né isolato.
L'ultima cena, dove il Cristo condivide il proprio corpo e il proprio sangue con gli apostoli, è il simbolo più forte della cristianità, assieme al sacrificio estremo della Croce. Trasforma le peggiori tradizioni tribali in qualcosa di nuovo: trasforma l’antropofagia in un gesto spirituale e comunitario, in qualcosa da ripetere in memoria.
Con l'entrata in scena di Dioniso, è stata poi data enfasi al sangue, quello simboleggiato dal vino. Quel vino che comunque, nel rito eucaristico reale, non viene davvero condiviso con i fedeli. Ma nel woke sì: perché ci si inebria e ci si diverte.
Non è stato un depistaggio verso improbabili pittori mai sentiti, ma un abile secondo step del percorso di elevazione. Che per essere completato, sarebbe dovuto in ogni caso arrivare a mostrare carni lacerate e sangue vero, e creare così l'immagine simbolica propria della religione.
Ma sempre in salsa woke. E quale migliore occasione, per farlo, che sfruttare la strana - quantomeno strana sia concesso di dirlo - situazione della pugile algerina, simbolo a sua volta dell'inclusione? Sangue che, per uno strano scherzo del destino sotto forma di sorteggi, doveva essere quello della pugile italiana prima, dell'ungherese poi: guardacaso i due paesi nelle mani della peggior destra antieuropea, quella retrograda e omofoba. Comunque, va detto, dopo svariati brogli accertati, non crediamo più tanto nei sorteggi.
Ma la pugile italiana è uscita di scena quasi subito e non s'è visto scorrere il sangue. E neanche s'è visto quello del secondo incontro, quantomeno sulla nostra Tv pubblica. Gli scomposti interventi dell'Iba, i farisei vicini a Putin, hanno poi buttato il tutto in caciara.
Per questo c'è molta rabbia nel mondo woke, oltre che nelle sinistre. Perché l'occasione è stata persa: nessuna nuova religione, ma solo l'ennesima polemica che presto rimarrà solo nella memoria dei social.
Magath
Magath Ing
Dietro allo pseudonimo Magath un noto personaggio modenese che racconterà una Modena senza filtri. La responsabilità di quanto pubblicato da Magath ricade solo sul direttore della te..
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