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Finalmente dopo tre mesi l'Italia ha un Governo definito dai vice premier 'politico e di cambiamento '.
Vorrei sottoporVi alcune considerazioni per cercare di capire meglio.
Il Presidente del Consiglio, i Ministri degli Esteri, dell'Economia, degli Affari Europei, dell'Ambiente, dei Beni Culturali, dell'Istruzione e della Difesa non sono personalità politiche ma tecniche. Quindi il Governo è tecnico/politico. Tutti i temi che attengono al rapporto tra l'Italia e il resto del mondo, UE, NATO, ONU, OSCE etc. saranno tenuti da tecnici. A mio avviso, i Ministri tecnici hanno tutti una buona preparazione nella materia affidata e, chi più chi meno, hanno anche esperienza in materia.
Salvando Salvini sulla fiducia e Giorgetti che ho avuto modo di conoscere bene, non mi sembra che i Ministri politici abbiano altrettanta preparazione soprattutto quelli pentastellati.
Per esemplificare abbiamo un Ministro delle Infrastrutture che non ne sa nulla, un Ministro della Giustizia semplice avvocato civilista e sembra molto giustizialista, una Ministro della salute che contesta le vaccinazioni obbligatorie etc.
Dulcis in fundo abbiamo un Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico con un curriculum lavorativo che non merita commenti.
Questo è il meglio che si è riusciti a fare dopo tre mesi in cui abbiamo rischiato un conflitto istituzionale senza precedenti e abbiamo osservato un'arroganza e una protervia che nulla ha a che vedere con la Politica.
Comunque il Governo c'è e si presenterà alle Camere per avere la fiducia.
Vorrei però analizzare anche il punto di vista politico nazionale guardando in casa centrodestra.
Quando Berlusconi non ha ostacolato il tentativo di Salvini di fare un Governo con i 5stelle ha dimostrato, come sempre, di volere il bene del nostro Paese.
Il leader leghista si è mosso con grande spregiudicatezza tattica non tanto per fare il Governo quanto per lucrare consensi e svuotare il bacino elettorale degli alleati di cdx, fatto comprensibile nella sua ottica.
Gli eventi internazionali e un certo malcontento della sua base elettorale nordista, militanti, elettori ma soprattutto imprese e partite iva, l'hanno portato a chiudere la trattativa con Di Maio ormai disposto a qualunque acrobazia pur di fare un Governo.
Salvini ha anche blandito ed illuso la leader di Fratelli d’Italia per ottenere il suo consenso e garantirsi un maggioranza più ampia al Senato dove il Governo ha solo 6 voti di maggioranza tentando così di porre le basi per una futura lista unica di centrodestra escludendo Forza Italia. E’ arrivato ad illudere la Meloni di poter diventare Ministro della Difesa nel tentativo di isolare Forza Italia all'opposizione con il Partito Democratico. Lo svuotamento del centrodestra tradizionale a favore di una unica forza politica populista, sovranista o patriottica a scapito degli azzurri liberali e moderati sarebbe stato un destino quasi ineludibile.
Ma Di Maio ha dovuto mettere il veto su FDI in quanto rischiava una esplosione del suo movimento e la Meloni si è ritrovata fuori dal Governo e per salvare la faccia si appresta ad astenersi sulla fiducia. Scelta totalmente priva di logica, della serie: vengo anch'io! No tu no!
Tutti si affrettano a dire che in ogni caso il centrodestra è unito e che unito vincerà, non è chiaro cosa e quando e può anche essere ma non ne sono convinto come diceva Andreotti 'a pensar male si fa peccato ma spesso si indovina'. In questo caso io spero di essere smentito dai fatti. Nel frattempo opposizione chiara.
Elio Massimo Palmizio - Presidente Forza Italia Emilia Romagna
Redazione Pressa
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