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La politica non conosce vacanze. Per Fratelli d’Italia, dopo gli ottimi risultati elettorali - con il partito che ha conquistato con un proprio esponente il comune di Cavezzo e fatto il pieno di consiglieri un po’ ovunque - è già il momento della preparazione delle liste regionali. E fra i militanti della provincia circolano già scommesse - più o meno sotterranee, alcune ai limiti della clandestinità – sulla composizione della lista modenese di FdI per via Aldo Moro.
Capolista, secondo diversi bene informati e già disposti a puntate sicure, almeno a vedere le chat, dovrebbe essere la moglie del senatore Michele Barcaiuolo, Annalisa Arletti. Ma dallo stesso Barcaiuolo, secondo le persone più vicine a lui, stanno arrivando forti smentite in tal senso. Anche perché siamo assolutamente convinti che Barcaiuolo non vorrà ripetere l’esperienza delle politiche del 2022.
Quando, come richiesto da diversi militanti, pare che l’Arletti si fosse ritrovata all’ultimo - e soprattutto all’insaputa di Barcaiuolo, a sua volta candidato al Senato - come candidata al collegio uninominale alla Camera di Modena. Collegio peraltro ritenuto perdente fino a quel momento, specie in competizione con un candidato forte come Aboubakar Soumahoro.
E pare che solo l’intervento in extremis di Barcaiuolo, che accortosi dell’errore commesso dai suoi colleghi ha tolto dalla lista il nome della moglie e inserito quello di Daniela Dondi appena prima di mandare le liste a Roma, abbia evitato quella che poteva essere una notevole gaffe con il leader regionale Galeazzo Bignami e con la stessa Giorgia Meloni.
Si tratta di esperienze riportate da fonti attendibili ma è ovvio che non possiamo avere certezze in tal senso.
Ma siamo assolutamente certi che Barcaiuolo, nel pieno rispetto della Costituzione, non avrebbe mai permesso che ci fossero - né permetterà mai che ci siano – vie preferenziali per una famigliare diretta. La Arletti, peraltro, è stata candidata a sindaco di Carpi su richiesta espressa degli alleati di Forza Italia - con Massimo Barbi e soprattutto Cristian Rostovi a promuoverne la candidatura. Oggi, reduce dal notevole successo elettorale – con FdI che ha raggiunto il massimo storico a Carpi e la coalizione arrivata al 32% - è capogruppo di FdI ed è comunque molto impegnata con il suo lavoro personale. Sarà quindi lei stessa la prima che non vorrà di certo abbandonare il suo Comune per andare in regione.
Oltre all’Arletti i nomi che circolano nel toto-scommesse sui candidati sono quelli di Ferdinando Pulitanò, consigliere eletto a Modena, in tandem con la moglie di Barcaiuolo. E di Daniele Iseppi e Federica Galloni di Pavullo – ma questi al momento sembrano avere poche chance di essere realmente in lista. Così come sembrano basse le possibilità di entrare in lista di Alessandro Lucenti di Sassuolo, che già doveva essere candidato sindaco ma al quale poi è stato preferito Francesco Menani, con Barcaiuolo che invece ha ottenuto la candidatura di Luca Negrini a Modena. Difficile che in lista ci sia lo stesso Negrini.
Ma al di là dei nomi, se FdI confermerà i voti delle recenti europee e il divario relativo con gli alleati, Barcaiuolo si appresta a portare a Bologna almeno due consiglieri dalla provincia di Modena, se non addirittura tre. Lasciando agli alleati di Lega e Forza Italia la sola, scarsa possibilità di eleggere un loro rappresentante in due. Fra i candidati possibili circolano i nomi di Antonio Platis per Forza Italia, reduce dall’ottimo successo alle Europee, e di Guglielmo Golinelli per la Lega.
Roberto Benatti - Forza Italia
Redazione Pressa
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