Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
E' sconcertante, per me che della politica locale sono solo un osservatore, cogliere lo sbalordimento che Giuseppe Boschini mette nelle sue parole. Sembra che, pur essendo un navigato esperto navigatore nella ricerca degli equilibri sempre più delicati, non abbia saputo (o, ancora, strumentalmente voluto) cogliere il capolavoro 'poltronistico' che ha compiuto il sindaco.
In una botta sola é riuscito a zittire i 5 Consiglieri di Art.1, che saranno costretti, avendo un loro uomo in Giunta, ad evitare di porre problemi alla maggioranza.. 'concedendo' all''ingordigia' politica di uno di loro una delega assessorile 'forte' solo per immagine (tutti gli addetti ai lavori sanno molto bene che l'elaborazione del bilancio, l'atto più importante di ogni anno amministrativo, é frutto del lavoro di tutti gli assessori e mediato direttamente dal sindaco).
Tuttavia, facendolo, ha, di fatto, evitato che i variPaolo Trande, Francesco Rocco, Marco Malferrari, Vincenzo Walter Stella e Marco Cugusi possano in futuro 'smentire' con un voto contrario un loro rappresentante, garantendo, proprio loro che avrebbero potuto essere l'ago della bilancia per la promozione di una politica più adeguata (per intenderci, più di sinistra, detto secondo i vecchi canoni), una tranquilla sopravvivenza di questa maggioranza.
E come dire, poi, che ha punito Ludovica Carla Ferrari ella ha 'dovuto cedere' un assessorato d'immagine ed assumere, oltre a quelle che le sono rimaste da prima, quelle che precedentemente 'accontentavano' un solo assessore, che della loro pochezza non si era mai lamentato, le sono rimaste quelle più innovative e foriere di risultati e consensi.
Può lamentarsene? Poi, ancora, ha fissato le deleghe che in passato hanno sempre rivestito una significativa importanza (nelle persone e nei mezzi) come Scuola e Cultura, un tempo separate per valutazioni dei rispettivi impegni, all'assessore attuale, nonostante la crescente schiera dei suoi critici, abbondantemente alimentata dai suoi fallimenti, congelando, in tal modo, eventuali rivendicazioni. E Boschini si lamenta? Suvvia, si apra ad un orizzonte valutativo diverso, ha scelto un sindaco 'maestro' di equilibri difficilissimi e, anche se non si é ancora capito 'maestro' di cos'altro, gli riconosca, in questo caso il merito che merita.
Chapeau.
Giovanni Finali