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San Filippo Neri e la sabbia

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C'? la assoluta necessità di far rientrare, se sono uscite, la progettualità e le attività del San Filippo Neri nei binari dei suoi doveri e compiti statutari


San Filippo Neri e la sabbia
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Con ben due 'risposte', Giorgio Pighi é intervenuto per dare il suo autorevole  contributo alla riflessione che ho svolto nella precedente 'puntata' del mio percorso di ricerca della comprensione di tutti i termini delle questioni che Mauro Tesauro ha sollevato in merito alla confusa e disordinata gestione del San Filippo Neri. Anzi, dovrei dire 'i contributi' perché tali sono due.

Se uno, certo il meno 'importante' ai fini della riflessione complessiva, ma molto, davvero molto importante per me, mi assolve dal volermi interessare della polemica per fare propaganda (per chi, poi?) l'altro mi rafforza e conferma nel convincimento che la decisione di trasformare un'Associazione, che era nata per taluni più che apprezzabili finalità, in una sorta di 'soggetto' che, perse di vista quelle, é diventato uno strumento per intercettare quelle risorse cui hanno possibilità di accedere esclusivamente i soggetti associativi,


Credo che, per evitare di innestare fraintendimenti, possa essere il caso di virgolettare una delle sue frasi che ritengo più significativa (restando la totalità del commento in rete) che suona così: <Un conto sono le violazioni degli obblighi giuridici. Altra cosa sono le elusioni di tali obblighi che rappresentano un aggiramento perfettamente legale nella forma, ma che sono scorrette se concretamente contrastano con la sostanza>. Esprimendo il suo pensiero, Giorgio Pighi pone la sottolineatura, che peraltro ha ripetuto in un suo successivo commento, che <va dimostrato, però, che un'associazione abbia fatto ciò che una fondazione non avrebbe potuto fare>. Cioè non basta supporlo.

Per quanto mi é dato conoscere, ciò é avvenuto e dimostrabile.

Per quanto riguarda la risposta alla domanda se, nonostante la legalità, tale comportamento sia stato  'giusto' (Giorgio Pighi direbbe 'corretto') la risposta immagino che resti nella sensibilità, nell'etica e nella morale delle persone coinvolte.

  Certo che non nascondo che, se davanti alla porta d'ingresso del SFNeri ci fosse ancora quella lapide di marmo che diversi quotidiani locali continuano ad affiancare in foto ai loro articoli, che reca la scritta 'Ente Morale' .. mi potrebbe venire la voglia di andare a vedere da vicino se fra le due parole ci sarebbe il posto per aggiungere un 'im'. E finiamola qui.

Resta del tutto presente, e, come ormai ho ripetuto ormai all'esasperazione, per me é l'elemento più rilevante della querelle, la preoccupazione del 'se' e 'come' quella stessa gestione scomposta (ma 'furbina') del San Filippo Neri abbia condizionato ... e quanto ... le attività che le erano richieste e che si era impegnata a svolgere.

Ovviamente, non avendo poteri ispettivi, ma solo le competenze previste per poterlo fare, non ho potuto 'vedere' alcunché e non ho alcun modo di esprimermi sui 'condizionamenti' che hanno vissuto (se li hanno vissuti) le comunità residenziali, di cui una ospita dei minori migranti non accompagnati, di indubitabile complessa gestione.

Posso solo raffigurare che ciò che si sente 'in giro' nel peraltro limitato mondo delle persone attive e attente a questo tipo di realtà socio-assistenziali-educative non é molto incoraggiante. Ma questo é solo un 'sentito dire'.

Immagino che ci sarà che 'ne saprà di più' ... chi, responsabile della verifica costante dei progetti elaborati, si sarà preoccupato di farlo e di aver relazionato in merito. E non farebbe male ad intervenire in merito.

Eppure, fin qui, sono state spese a questo riguardo pochissime le parole.. in realtà solo ininfluenti, come la dichiarazione del presidente Muzzarelli che assicura 'la normale continuità dei Servizi della Fondazione” ... che non é che un comunicato rassicurante che, però, non dice qual'é il tipo di 'normalità' che continua... e che, di conseguenza non tranquillizza affatto.

In realtà, credo che un po' di responsabilità per tutto ciò lo abbiano anche i soggetti che alimentano (secondo me assai giustamente) l'attenzione a questa situazione, perché l'estate ed il caldo cocente non contribuiscano a farcene dimenticare. É molto probabile, infatti, che, trattandosi di intervenire sui temi quali quelli della valutazione della qualità di tali servizi, che sovente non sono neppure conosciuti, vi é la consapevolezza della necessità di possedere un adeguato bagaglio professionale per esprimersi adeguatamente e per non correre il rischio di affermare delle sciocchezze.... e pertanto si preferisce intervenire su altri versanti.

Ció non di meno, io continuo a credere che l'aspetto centrale del problema, certo sommato a tutti gli altri, sia e resti l'assoluta (ed urgente) necessità di far rientrare, se sono uscite, la progettualità e le attività del San Filippo Neri nei binari dei suoi doveri e compiti statutari, perché tutto ciò torni nell'alveo ... oltre che del  legale, del giusto, dell'etico ... anche del 'fatto bene'

P.S. In queste calde giornate in cui diversi di noi, ed io, per mia fortuna. con loro, stiamo felicemente frequentando le nostre spiagge (che devono restare libere!) e calpestando a piedi nudi la sabbia ...  mi viene alla mente, chissà perché, il verbo 'insabbiare' .. verbo che non ha mai riscontrato la mia simpatia

Al mio rientro in città, sarà mia cura chiedere alla presidente Borellini la cortesia di poterla incontrare, per poter scambiare qualche riflessioni. Sono certo che, compatibilmente col tempo, non si negherà, ricevendomi o nella veste di cittadino interessato o di 'esperto' del campo o di consigliere dell'Asp,

Giovanni Finali


Giovanni Finali
Giovanni Finali

Educatore e Formatore, poi Coordinatore degli Educatori professionali del Comune di Modena, ha terminato la carriera presso la stessa Amministrazione in qualità di Istruttore Direttivo c..   Continua >>


 


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