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Se il Governo che 'tutela l'ambiente' vuole realizzare la Bretella

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Spartiacque tra la realizzazione infrastrutturale in osservanza delle direttive comunitarie recepite, e la deroga arbitraria unilaterale alle stesse


Se il Governo che 'tutela l'ambiente' vuole realizzare la Bretella
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Come noto la Bretella Campogalliano-Sassuolo è stata inserita dal Governo tra le opere più importanti da realizzare superando ostacoli che si ritengono 'burocratici'. Ma vediamoli questi ostacoli che si intendono dribblare.

Andiamo per ordine e proviamo a riassumere se corrisponde tale progetto alle prerogative di efficienza, efficacio ed economicità che spesso l’Europa ci impone, oltre al rispetto delle norme di legge recepite.

  1. Anas inserisce i 16 chilometri nella rete Ten altro gestore, corridoio scandinavo La Valletta, mentre nella presente cartina non compare il tratto a fondo cieco della Bretella, ma bensì l’asse di collegamento Statale integrale con Lucca.
  2. Per la realizzazione dell’opera si parla di circa 600 milioni di euro, 30 milioni a chilometro.
  3. Il progetto esecutivo non è pubblico, ad oggi, ma solo presente il definitivo del 2010.

  4. Ad oggi il progetto non graverebbe su fondi pubblici ma godrebbe di compensazione di defiscalizzazione, resta il dubbio sulla possibilità di attingere ai fondi Ue, 750 miliardi per le reti Ten.
  5. Nel 2003-2004 quando viene varata la Via senza Vas del progetto regalato ad Anas dagli imprenditori nel 2001, la Regione ha a disposizione dei 41 miliardi di lire richiesti, 25,6 miliardi ottenuti dal Minambiente per la bonifica del Sin Sassuolo Scandiano, per 22 sottositi, di cui 5 a Sassuolo e che l'ISS mette in relazione con patologie da metalli pesanti nella popolazione (Sentieri). La presenza dell’attraversamento del Sin non viene citata nella Via del 2004 e neppure nella DGR 2818/2004 della Regione a supporto del progetto, nonostante il Ministero allora (2003) avesse a disposizione le perimetrazioni originali dei Sin fornite dal Comune di Sassuolo.

    Nel 2012 il Tavolo inquinanti della Regione realizzato dalla compartecipazione di Asl, Arpa, Servizi Veterinari, identifica il Sin a lato fiume in corrispondenza del tratto in progetto e su questo si relaziona per le analisi agli agricoltori.

  6. Da notare che il Dipartimento Siti e Bonifiche del Ministero Ambiente di quegli anni si relaziona con l’Ufficio Siti e Bonifiche della Regione Emilia Romagna al fine di bonificare le aree identificate non escludendone altre, ma di tutto questo nella Via non vi è traccia.
  7. Nel PRIT 1998 della RER il congiungimento tra sp 569 e Bretella deve essere realizzato con assi B (569) e A (Bretella), il tratto B doveva essere completato come tale entro il 2004, nei fatti invece è diventato C e a tratti E e la Pedemontana non è ad oggi terminata (Castelvetro), quindi si è proceduto al declassamento di un asse (da B ad E) con l’altro che ha conservato la sua originalità (A), andando in senso opposto alla direttiva 35/2011 che vuole ridurre al minimo la differenza gerarchica tra le intersezioni al fine di tutelare la sicurezza stradale.
  8. La Direttiva 35/2011 in materia di sicurezza stradale ad oggi in vigore per le reti Ten e autostrade non viene citata e non si ha traccia del suo strumento maggiore (Valutazione impatto sicurezza stradale, VISS) nella Regione purtroppo che conta il maggior numero di decessi e feriti in Italia e probabilmente in Europa (2017: 378 decessi, 23.500 feriti)
  9. Ad oggi non si conosce il parere motivato del Ministero alle richieste di prescrizioni Cipe 2010 riguardanti la preliminare “valutazione della compatibilità dell’opera con l’assetto programmato”, stante l’“esigenza di sicurezza idraulica” ed i possibili “fenomeni di esondazione e/o di infiltrazione”, da cui la necessità di “interventi di riconnessione dell’ area golenale al fiume Secchia” ed altre ancora.
  10. Esondazione nello stesso 2017 e in data 13.5.2019 che hanno reso inagibile l'uscita dell’Autobrennero a Campogalliano, esattamente nel previsto punto di connessione con la Bretella.
  11. Consumo di suolo, Provincia Modena: pari 11,6% relativa superficie, con i comuni di Fiorano al 36,3% e Sassuolo al 31,2%, rispettivamente al 1°-2° posto (media UE 4%)
  12. Non viene mai citato lo SNAC, Strategia Nazionale Adattamenti Climatici, direttiva comunitaria che ci obbliga a programmare in funzione delle mutazioni climatiche cui siamo tutti soggetti (dissesto, esondazioni...).
  13. Per quanto riguarda il consumo di suolo la Bretella non è posta minimamente in discussione in quanto la stessa legge urbanistica all’articolo 6) prevede che da tale quota siano escluse alcune opere, fra cui le “opere pubbliche sovracomunali e di interesse pubblico”, infrastrutture comprese, quindi il tratto bretella viene considerato area non consumata.
  14. Il tracciato della Bretella è quello a maggior rischio ambientale, specie idro-geologico in quanto attraversa in località Campogalliano la zona golenale del fiume Secchia periodicamente soggetta ad esondazione a livello autostradale in caso di piena, come accaduto pure in data 13.5.2019,
  15. attraversa la stessa conoide, fonte di alimentazione e ricarica di falde acquifere e pozzi acquedottistici ad uso idro-potabile nei comuni di Modena (località di Marzaglia e Cognento in primis, Formigine e Sassuolo, il “Percorso Rete Natura 2000” del fiume Secchia, ciclabile/pedonabile di interesse comunitario e il sito IT4040012 protetto, anch’esso di interesse comunitario (pSIC) “Oasi naturalistica del Colombarone” quale oasi di rigenerazione ecologica, in località Magreta, Comune di Formigine. Attraversa ancora la “fascia fluviale” di tutela del fiume che, unitamente al “Percorso Natura” Secchia e all’ “Oasi del Colombarone”, è inserito nel progetto volto all’ istituzione del “Parco Fluviale” Secchia di cui all’ art. 40 c.1 Legge Regionale E.R. n. 24 del 23.12.2011, la zona di rispetto assoluto dei principali campi acquiferi di Modena persino a ridosso del principale pozzo acquedottistico C2 (cfr. relazione VIA 2004 pag. 78, ove afferma: “in particolare, sul territorio del Comune di Modena il tracciato interferisce con il campo pozzi di Marzaglia; esso infatti attraversa i campi acquiferi, all’incirca all’ altezza del pozzo C2 così da ricadere entro l’ area di protezione assoluta e di rispetto (ristretta ed allargata)…”.
  16. Omissione (sia nella relazione VIA, all. 1) che nella cartografia allegata, Tav. 1A-Fotopiano 5, all. 32) del già programmato e preesistente Polo estrattivo 5.1 intercomunale MO-Formigine in località Via Pederzona della stessa frazione. E tale Polo è di estrema importanza, in quanto già divenuto, come da iniziale previsione, il più grande a livello regionale, con un volume di ghiaia estratta di 16 milioni di mc. ed una estensione di 438 Ha (all. 31), pure destinato ad ulteriore ampliamento per la realizzazione delle opere infrastrutturali della Bretella.
  17. In merito alle possibili infrazioni, assenze o carenze si ravvisa che non appaiono congrue:
  • DIRETTIVA 2001/42/CE e Dlgs 152/2006 in attuazione e successive modifiche per mancata VAS (Valutazione Ambientale Strategica).
  • DIRETTIVE 2011/92/UE-2014/52/UE e Dlgs 152/2006 in attuazione e successive modifiche in tema di corretta procedura e/o relazione VIA in merito al già descritto “vizio VIA ab origine”, in quanto l’ “omissione” del già approvato e preesistente contiguo grande Polo estrattivo.
  • DIRETTIVE 2011/92/UE-2014/52/UE in merito alla violazione art. 94 c. 6) Dlgs 152/2006 in attuazione e successive modifiche per l’ attraversamento dell’ infrastruttura sulla zona di tutela assoluta a ridosso del manufatto del pozzo acquedottistico comunale C2
  • DIRETTIVE 2011/92/UE-2014/52/UE e Dlgs 152/2006 in attuazione e successive modifiche in quanto la relazione VIA e/o le stesse successive prescrizioni di cui alle Delibere Cipe nn. 20/2005, 62/2010, 13/2016 sono prive di qualsiasi indicazione e riferimento normativo UE e nazionale sia in merito al reperimento e la provenienza degli inerti.
  • DIRETTIVA “Habitat” 92/43/CEE e Direttiva 2009/147/CE e DPR n. 357/1997 in attuazione e successive modifiche in tema di “conservazione degli Habitat naturali e seminaturali e della flora, nonché della flora e della fauna selvatica” per la mancata tutela dell’ “Oasi naturalistica del Colombarone.
  • DIRETTIVA 2008/96/CE e Dlgs. 35/2011 in attuazione art. 8) per mancato richiamo nell’ ultima Delibera Cipe n. 13/2016 di qualsiasi prescrizione relativa alla Linee Guida VISS 2012 sulla gestione della sicurezza delle infrastrutture stradali in merito all’ incrocio della Bretella (classe A) col tratto Pedemontana Sp 467 in località Sassuolo ancora in classe C od inferiore.
  • DIRETTIVA 2003/4/CE e Dlgs 195/2005 in attuazione art. 3, c.2) sull’ accesso all’ informazione ambientale.

Ebbene, il tutto viene presentato come: “Piano delle infrastrutture e dei trasporti per un’Italia ad Alta velocità L’Italia resiliente progetta il futuro: nuove strategie per trasporti, logistica e infrastrutture per un Paese più competitivo, equo e vivibile” Quanto sopraelencato non è che una piccola parte delle gravi omissioni che stanno alla base di questo progetto che ha 40 anni di vita.
Appare evidente che il postulato citato dal Ministero come cappello introduttivo alle scelte di rilancio della nostra pianificazione infrastrutturale in questo caso appare fuori luogo, giustificato anche dal fatto che nella stessa cartina non appare il peduncolo Bretella come invece ANAS rappresenta molto bene.
In una programmazione di questo tipo, con una Europa che finanzia solo la mobilità sostenibile, realizzare 16 km a lato fiume con le caratteristiche legislative prima ricordate appare illogico e forse anche fuori dalla ratio che dovrebbe governare le scelte programmatiche.
Probabilmente la Bretella rappresenta ora uno spartiacque tra la realizzazione infrastrutturale in osservanza delle direttive comunitarie recepite, e la deroga arbitraria unilaterale alle stesse, in palese inosservanza di molte norme in materia, rendendo inutile quel cappello introduttivo che il Governo ha voluto di Italia veloce rispettando le regole, equo e vivibile.

Roberto Monfredini - Medicina Democratica

 


Redazione Pressa
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