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Oggi ha preso avvio il processo in udienza preliminare relativo al caso del conglomerato “Concrete Green”, che vede incriminate alcune aziende per avere utilizzato materiale non idoneo alla costruzione di strade in quanto potenzialmente pericoloso per la salute. Ricordiamo che i reati contestati dalla Dda di Venezia e accertati dalla Arpae riguardano materiali presumibilmente contaminati da elementi tossici, come rilevato dalle indagini condotte dai carabinieri forestali.
Il Movimento 5 Stelle di Bastiglia e di Bomporto si sono preoccupati, appena avuta notizia di questi fatti, di sapere dove questi materiali sono stati impiegati e che cosa intendono fare le istituzioni preposte, depositando nei rispettivi consigli comunali interrogazioni a risposta scritta.
Purtroppo dobbiamo notare un’inspiegabile cortina di silenzio su questi fatti da parte delle istituzioni, sia da parte dei comuni interpellati, sia da parte dell’ente superiore regionale che tende a minimizzare. Ciò, nonostante alcuni comuni limitrofi, come per esempio San Prospero, abbiano deciso di costituirsi parte civile nel processo.
Vittorio Cajò – Consigliere Movimento 5 Stelle Bastiglia
Redazione Pressa
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