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Anche noi modenesi siamo ovviamente interessati al cambiamento sostanziale del programma di vaccinazione di massa deciso dal premier Draghi che cambia profondamente il sistema Arcuri dimostratosi insufficiente e lacunoso.
Dopo la nomina di un generale a coordinare l'organizzazione e la logistica anti Covid e la nomina del nuovo responsabile della Protezione Civile, la parola d'ordine è ora quella del recupero del tempo perso e correre ai ripari per assicurarsi il fabbisogno necessario del vaccino. Perchè il punto dolente è proprio questo.
Come è possibile, si chiedono in tanti, che gli Stati Uniti abbiano già vaccinato 75milioni di persone, che saranno il doppio alla fine di marzo e che tutti i 320 milioni di americani lo saranno a fine maggio? Come è possibile che l'Inghilterra, tanto criticata nei mesi scorsi, abbia annunciato che entro luglio tutti i suoi cittadini saranno vaccinati? Che Israele abbia già vaccinato l'85 per cento dei propri cittadini, gli Emirati Arabi il 27 per cento mentre noi siamo ancora al 6 per cento, sopravanzati anche da Marocco, Romania e Polonia?
Quando c'era da affrontare nel febbraio dello scorso anno la pandemia iniziale, tutti i Paesi erano in difficoltà perchè il virus si era abbattuto all'improvviso, ma ora, con l'avvento del vaccino, emergono i paesi maggiormente organizzati e non sopraffatti dalla burocrazia di Stato, dal conflitto Stato-Regioni, da regole diverse di somministrazione del farmaco, dalla paralisi dovuta al regionalismo sanitario come avviene da noi.
E allora, dopo avere redarguito la Von del Leyen (come pare abbia fatto in privato e senza battage pubblicitario il premier) per gli errori commessi dalla Commissione europea nella stesura dei contratti con le case farmaceutiche produttrici, di cui l'Italia è stata una delle nazioni maggiormente penalizzate, è necessario ora che si faccia come in Israele, negli Stati Uniti e in Inghilterra, dando spazio all'Esercito che si muove senza i legami e i balzelli burocratici della nostra amministrazione pubblica, procedendo intanto con la somministrazione della prima fiala a tutti per poi procedere con la seconda dose.
Perchè in Italia abbiamo raggiunto la cifra di centomila morti con un tasso di letalità tra i più alti al mondo, pari al numero delle vittime del terremoto di Messina del 1908, il doppio delle vittime di Aids, trenta volte più delle vittime del terremoto dell'Irpinia e 50 volte maggiore di quelle del Vajont.
E senza un piano organico di vaccinazione di massa che solo ora il generale Figliuolo sta predisponendo, non si va da nessuna parte, come si è purtroppo visto. Il tanto atteso 'cambio di passo' insomma rispetto all'andazzo del governo Conte.
Cesare Pradella
Cesare Pradella
Giornalista pubblicista, è stato per dieci anni corrispondente da Modena del Giornale diretto da Indro Montanelli, per vent'anni corrispondente da Carpi del Resto del Carlino, per .. Continua >>