In sintesi sono queste alcune delle principali informazioni fornite in consiglio comunale dall'assessore all'urbanistica Anna Maria Vandelli in risposta all'interrogazione presentata dal gruppo Movimento 5 Stelle, illustrata dal Consigliere Barbara Moretti. L'interrogazione verteva in particolar modo sulla richiesta di chiarimenti sul rinvenimento di amianto nel corso dei lavori di demolizione dove è prevista la 'macinatura' sul posto degli inerti, se quando e in quale quantità l'amianto era stato rinvenuto e quali garanzie fossero state adottate per garantire, preventivamente e nel momento del rinvenimento, le condizioni di sicurezza ai lavoratori e ai residenti delle aree circostanti.
Il rinvenimento di amianto è stata descritta come una sorpresa anche da parte dell'assessore Vandelli in quanto già nel 2014 venne attuata una totale sui 20.000 metri quadrati della zona. In sostanza, di amianto, lì, non ce ne doveva essere. 'Quando all'interno di un cassero sono stati trovati meteriali non previsti è stato fermato il cantiere e svolte le analisi che hanno confermato la presenza di amianto. Si trattava di una piccola parte che è stata depositata e poi ricoperta di collante rosso. Sono stati avviati controlli sulla qualità dell'aria che hanno dato riscontro negativo' - ha affermato Vandelli.
Ora il cantiere è fermo e fino a nuova bonifica non potrà ripartire. Il tutto sarà comunicato ai cittadini con apposita lettera.
Una risposta, quella dell'assessore Vandelli, che convince poco il Movimento 5 stelle che per bocca del consigliere Moretti ha annunciato un accesso agli atti per avere le risposte che l'assessore non avrebbe dato, soprattutto per quanto riguarda il monitoraggio della qualità dell'aria. 'Non è chiaro quando è stato fatto. Se dopo l'esposizione al rischio, allora non ha molto senso, Tra l'altro, in quei giorni - specifica Moretti - c'era molto vento e le polveri nocive potrebbero essere volate senza che nessuno se ne accorgesse.