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“Purtroppo, in queste ore, la prestigiosa Accademia militare di Modena è assurta agli onori delle cronache per un’indagine della Procura riguardante un alto ufficiale che avrebbe umiliato, con fatti e parole, i propri sottoposti, in particolare sottoposte, agendo con uno spudorato sessismo e disprezzo per gli altri. Fatto salvo il mio garantismo che mi impone come sempre l’uso del condizionale, temo che tale modalità distorta di intendere la gestione del potere non sia isolato. Per questo, pur nel profondo orgoglio e rispetto verso un’istituzione come l’Accademia che noi modenesi e italiani dobbiamo avere, esprimo ferma condanna e la fiducia nell’accertamento della verità da parte della Magistratura, auspicando che le conclusioni su fatti come questi siano monito per tutte e tutti'.
Cosi, in una nota, il Deputato modenese del Partito Democratico Stefano Vaccari interviene sull'indagine che vedrebbe indagato un ufficiale dell'Accademia Militare di Modena con l'accusa di violenza privata, molestie e abuso di autorità.
Secondo l'accusa avrebbe sottoposto alcuni palafranieri delle scuderie, sia donne che uomini, ad atti punitivi e umilianti, come per esempio lavare frequentemente i genitali dei cavalli. I fatti risalgono a due anni fa: la magistratura ordinaria si è attivata su segnalazione di quella militare di Verona, che procede in parallelo. Ci sarebbero frasi sessiste ed episodi di body shaming sempre, secondo l'accusa, da parte dello stesso ufficiale.
Comportamenti oggetto di denuncia che per il deputato Vaccari potrebbero non essere così rari. E a sostegno di questa tesi lo stesso Vaccari cita il caso Vannacci: 'Se un Generale Capo di stato maggiore come Vannacci viene osannato e corteggiato per una candidatura alle europee, vendendo libri che trasudano sessismo e omofobia, un problema lo abbiamo, e anche più grave del singolo reato perché di natura culturale'. Come a dire, se l'ambiente è quello di Vannacci...
Redazione Pressa
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