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“Non possiamo far altro che unirci all’ennesimo grido d'allarme che arriva dalla polizia penitenziaria. Questa volta si tratta del carcere di Modena dove un poliziotto è stato aggredito e ferito gravemente. Un fatto gravissimo che, purtroppo, non sorprende vista la drammatica situazione in cui versa la polizia penitenziaria e le diverse criticità del carcere modenese per le quali avevamo già presentato due interrogazioni al Ministro della Giustizia. Ministro che, ovviamente, si è guardato bene dal prendere provvedimenti. Del resto si sa: l’Italia è il Paese delle emergenze e finché non ci scappa il morto nulla si muove”. Ad affermarlo è Vittorio Ferraresi, deputato 5 Stelle in commissione Giustizia alla Camera.
“Noi come Movimento 5 Stelle continueremo a portare queste denunce nelle sedi istituzionali e a proporre soluzioni concrete per mettere le forze dell’ordine nella condizione di lavorare al meglio e insicurezza – continua Ferraresi – Purtroppo è scoraggiante vedere come non siano le risorse a mancare ma la volontà del Governo Gentiloni, così come di tutti i suoi predecessori, di sostenere adeguatamente le nostre forze dell’ordine”.
“Anche dall’Europa sono arrivati vari ammonimenti e non solo per quel che concerne il sovraffollamento carcerario, per cui già troppe volte siamo stati sanzionati, ma anche per le ultime trovate, quali lo svuota carceri e la vigilanza dinamica, applicata in maniera totalmente scorretta - spiega Ferraresi – senza tener conto della pericolosità dei detenuti o del motivo per cui sono stati incarcerati. E questo succede perché il Ministro della Giustizia, così come i suoi colleghi di quest’esecutivo, agiscono in maniera totalmente inadeguata e insufficiente, esclusivamente per sottrarsi alle condanne dell'Unione Europea. E i risultati ormai sono sotto gli occhi di tutti. Per questo – conclude Ferraresi – noi continueremo a spingere affinché questo sistema di vigilanza dinamica sia rivisto e affinché, già a partire dalla prossima Legge di Stabilità, vengano elargiti più fondi per il sistema carcerario e per la sicurezza degli agenti”.
Redazione Pressa
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