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Con una interrogazione alla Giunta regionale dell'Emilia Romagna il capogruppo di Rete Civica, Marco Mastacchi, ha evidenziato 'la necessità di prorogare la dichiarazione dello stato di emergenza per garantire la continuità operativa delle azioni di sostegno ai territori colpiti dagli eventi atmosferici e metereologici di elevata intensità verificatesi nel corso del 2023 e i cui termini scadono i primi di maggio 2024'.
Il 4 maggio 2023 con delibera del Consiglio dei Ministri, è stato dichiarato lo stato di emergenza per dodici mesi sui territori delle provincie di Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna e Forlì-Cesena a causa di eventi atmosferici e metereologici di elevata intensità che hanno determinato una situazione di gravità tale da determinare un pericolo per l’incolumità delle vite umane in quei territori.
Con un’ulteriore delibera del Consiglio dei ministri del 23 maggio 2023 gli effetti dello stato di emergenza sono stati estesi al territorio delle province di Reggio-Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini in conseguenza delle ulteriori ed eccezionali avverse condizioni meteorologiche verificatesi a partire dal 16 maggio 2023.
A seguito del provvedimento sono scattati gli interventi di somma urgenza, di soccorso alla popolazione e l’effettuazione dei primi interventi di ripristino, ma i primi di maggio 2024 termineranno gli effetti della dichiarazione dello stato di emergenza per le amministrazioni pubbliche, le comunità locali e le popolazioni dei territori colpiti dall’alluvione.
'É necessario prorogare la dichiarazione dello stato di emergenza, per poter garantire la continuità operativa degli interventi di ricostruzione e di sostegno ai territori colpiti.
Un sopralluogo, effettuato i primi giorni del 2024 dalla vicepresidente Priolo e dal commissario Figliuolo nell'Appennino forlivese e nei territori alluvionati per valutare la situazione di quelle zone, ha evidenziato come esse siano state rese ancor più fragili dalla violenza dell’acqua. Sono inoltre state mappate oltre 8mila frane di cui 1.800 hanno un’estensione superiore ai mille metri quadrati - afferma Mastacchi -. Come segnalato dalle associazioni di categoria e dalle evidenze meteo, le piogge stanno riattivando frane post alluvione ancora da sanare ed in continuo movimento, ed è indispensabile sostenere la ripresa socio-economica, produttiva e di messa in sicurezza delle comunità interessate dall’alluvione'. In merito a quanto fin qui esposto, Mastacchi interroga la Giunta e chiede 'quali sono le azioni che la Regione Emilia-Romagna intende intraprendere rispetto a questo problema e se non ritenga opportuno, visto il protrarsi degli interventi di ricostruzione, attivarsi per chiedere al Governo la proroga dello stato di emergenza al fine di assicurare agli organi deputati al soccorso e sicurezza, alle comunità, alle famiglie e alle imprese interessate dagli eventi alluvionali, una più celere ripresa e un ritorno alle normali condizioni di vita nei territori coinvolti'.
Redazione Pressa
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