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Ieri, alla presenza del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, è stato inaugurato il nuovo ascensore osizionato all’interno del Colosseo, che permetterà a tutti i visitatori di raggiungere i livelli più elevati, in particolare la galleria posta tra il II e III ordine, per godere appieno della bellezza del monumento.
L'opera è stata realizzata da Metal Working per le strutture metalliche, dalla società bolognese Ahrcos per le opere edili e Maspero Elevatori per la realizzazione della cabina dell'ascensore.
Un successo di ingegneria applicata allo sviluppo turistico per il quale ha giocato un ruolo chiave proprio la azienda di Alessandro Battaglia e sulla cui vicenda interviene l'ex ministro Carlo Giovanardi.
'Mi rallegro per l'inaugurazione di questo ascensore, nell'ambito dei lavori di restauro del Colosseo portati avanti da AhRCOS di Alessandro Battaglia - afferma Giovanardi -. Questa azienda-modello 10 anni fa era stata colpita da una ingiusta ed errata interdittiva antimafia comminata per sbaglio dall'allora prefetto di Ferrara.
Sono orgoglioso di aver a suo tempo convinto quel prefetto, nel mio ruolo di parlamentare, a riconoscere l'errore e rimettere l 'AhRCOS in white list. Dopo tanti anni è adesso la Corte Costituzionale a dover decidere in tanti casi analoghi che hanno riguardato imprenditori modenesi, se in un paese democratico le opinioni di un senatore espresse in Parlamento su macroscopici errori delle Prefetture siano 'pressioni e minacce ' o il doveroso esercizio delle attività di controllo sull'attività di organi amministrativi'.
Ricordiamo infatti che Carlo Giovanardi è stato rinviato a giudizio dal Tribunale di Modena per il caso delle presune pressioni sulla prefettura per far riammettere nella white list la azienda modenese Bianchini, ma il Senato ha bloccato il processo riconoscendo che si è trattato dell'esercizio di un diritto di opinione di cui un Parlamentare non può essere chiamato a rispondere. Il Tribunale di Modena ha sollevato conflitto di attribuzione ed attualmente la questione, che riguarda ormai Senato e Tribunale, è all'attenzione della Corte Costituzionale che dovrà decidere in merito.
Redazione Pressa
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