'Lo scorso 9 ottobre durante l'incontro tenutosi al Comando della polizia locale per fare il punto della situazione della sicurezza in città con i cittadini referenti del controllo di vicinato, Muzzarelli ha dichiarato testualmente che egli 'non le chiama baby gang, ma le chiama in un altro modo'. E ancora che 'quelle organizzate e che lasciano messaggi, come la D o come 059, in città sono note alla polizia. Degli smandruppati in giro per la città che fanno gli asini ci sono, ma il centro storico è il posto più sicuro della città perchè con 10mila persone che stanno bene e mangiano, 7-8 idioti possono esserci ma sono governati'.
'Se questi sono i termini con cui si dà conto di un fenomeno così invasivo, che purtroppo a Modena cresce e si consolida nel tempo, peraltro certificato dalla relazione depositata a ottobre 2022 e presente sul sito del Ministero della Transcrime research sulle Gang giovanili in Italia, allora c'è davvero preoccuparsi. Ebbene, ora che il problema si manifesta in tutta la sua gravità, la sottovalutazione messa in campo per mesi e mesi risulta ancor più inaccettabile - continua Rossini -. La verità è che Muzzarelli, pur tenendosi per sè le deleghe alla sicurezza, ha dimostrato, forse per un pregiudizio ideologico teso a raccontare una realtà a tinte rosa, di non aver consapevolezza di un nodo critico e irrisolto, da noi evidenziato già dal 2020'.