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“L’aggressione ad opera delle baby gang, stavolta in pieno centro riporta ancora una volta all’attenzione delle istituzioni, l’urgenza di intervenire sul tema della sicurezza a Modena”. “In questa ottica, come abbiamo ribadito con forza nel recente convegno che abbiamo organizzato insieme alla CISL proprio a Modena, dove per sicurezza il SIULP intende sicurezza sociale, resta chiaro che entra a pieno titolo anche la devianza sociale e in particolare quella giovanile. E su tale punto, lo voglio ricordare in particolare al Sindaco di Modena Muzzarelli, il problema non è formale ma sostanziale. Perché se è vero che l’atto unico ordinativo, è cioè il provvedimento di riorganizzazione degli uffici periferici dove rientrano le questure come quelle di Modena, che lega il numero degli organici al grado di livello dirigenziale che hanno le questure stesse, è altrettanto vero che il nuovo Capo della Polizia, Prefetto Pisani, e il Ministro Piantedosi, come richiesto dal SIULP, hanno bloccato l’iter, ma al contempo rafforzato il territorio modenese a prescindere dall’elevazione in fascia A”.
Il segretario generale del Sindacato Unitario Lavoratori di Polizia di Stato Felice Romano, entra nuovamente deciso nel dibattito politico ed istituzionale sulla sicurezza in città ed in provincia riacceso sia dalla presenza a Modena nei giorni scorsi del ministro dell'interno Matteo Piantedosi e sia dal susseguirsi di gravi fatti di cronaca legati all'azione di gruppi di giovani, in diversi casi minori stranieri non accompagnati, autori di violente aggressioni a scopo di rapina nei confronti di altri giovani.
Gli ultimi recenti e ripetuti casi lungo i viali intorno al centro e nell'area della movida hanno alzato il livello la preoccupazione.
Un intervento, quello del segretario Siulp, che rappresenta di fatto una via di mezzo tra le fazioni politiche animate da uno scontro che vede da un lato chi sostiene che il problema sarebbe meglio affrontabile se non risolvibile attraverso un numero maggiore di agenti e militari (PD) e chi sostiene che lo sforzo del governo ad un rafforzamento numerico degli organici che c'è stato, deve continuare, e deve essere accompagnato da un'azione sul fronte repressivo e della certezza della pena rispetto all'immigrazione irregolare e verso chi, anche minore, commette reati. In sostanza due fazioni politiche che dividono di fatto l'ambito istituzionale se si considerano che le posizioni del sindaco combaciano con quelle del partito di riferimento il PD che nei giorni scorsi non hanno risparmiato critiche al ministro. A partire dallo stesso sindaco nel suddetto convegno, con il generarsi di un acceso botta e risposta.
“Lancio dunque un appello a tutta la filiera istituzionale – conclude Romano – al fine di una coesione e collaborazione totale da parte di tutti. E non si può non ringraziare il Ministro dell’Interno Piantedosi che è venuto a Modena per ben tre volte negli ultimi due mesi e che sta mantenendo l’impegno assunto di portare
molti più poliziotti in città a prescindere dall’elevazione in fascia A della Questura. Iter che comunque sta seguendo il suo corso, così come altre realtà che sono state portate all’attenzione del Ministro stesso e che richiedono molto più tempo ma con esiti non scontati”.
Redazione Pressa
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