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'La Commissione regionale Affidi dopo poco più di tre mesi ha terminato il proprio lavoro. Una commissione d’inchiesta non voluta dal Pd, ma subita dal Pd stesso che, di fronte alla sollevazione popolare e alla pressione del controdestra, è stato costretto a nominarla. Una commissione che ha escluso in partenza il centrodestra. Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia non erano presenti nell’Ufficio di presidenza guidato da un esponente Pd e questo ha gettato sin da subito una pesante ombra sulla imparzialità dei lavori. Questa è una premessa di fondamentale importanza prima di addentrarsi in qualsiasi relazione di merito rispetto alle risultanze emerse a seguito di 25 sedute e 45 audizioni per un totale di 69 persone audite nelle 74 ore totali di attività'. Così il capogruppo di Forza Italia in Regione Andrea Galli oggi in Aula in occasione della presentazione della attività della Commissione sui fatti della Val d'Enza.
'La genesi della Commissione Bibbiano è la matrice con cui sono proseguiti i lavori e con cui si è poi giunti alla relazione finale. Lo abbiamo detto più volte: lo scopo principale di questa commissione d’inchiesta era insabbiare lo scandalo emerso dalle intercettazioni e dalle evidenze pubblicate nella ordinanza di 277 pagine (qui il link alle 15 puntate di sintesi pubblicate da La Pressa ndr) con la quale il Gip dell’inchiesta Angeli e Demoni ha proceduto ad indagare 27 persone' - continua Galli.
'E’ evidente che dal punto di vista della giustizia occorre aspettare il terzo grado di giudizio, ma quelle parole messe nero su bianco e che toccano la vita di intere famiglie in modo drammatico, meritavano che la politica anticipasse il lavoro della magistratura per il bene delle vittime di questa vicenda.
Una vicenda che non tocca solo il Comune di Bibbiano, ma che affonda le sue radici nei fatti Veleno a Mirandola e che coinvolge tutta l'Emilia Romagna. Insabbiare era lo scopo iniziale e insabbiare è stato coerentemente il risultato finale di questa commissione. Lo dimostrano le gravissime parole di Giuliano Limonta, presidente della Commissione tecnica regionale di valutazione del sistema di tutela dei minori. Limonta ha parlato di un sistema affidi complessivamente sano derubricando i fatti di Bibbiano a semplice ‘raffreddore’. Parole davvero intollerabili. Come è intollerabile il modo in cui l’Ufficio di presidenza ha anticipato i risultati finali della Commissione stessa in una conferenza stampa congiunta convocata ad hoc per affermare che il ‘Sistema Bibbiano non esiste’ - chiude il capogruppo di Forza Italia -. Parere che evidentemente esula totalmente dalla pura rendicontazione del lavoro svolto, obiettivo per il quale era stata convocata la commissione stessa'.
Redazione Pressa
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