Articoli Politica

Liste di attese troppo lunghe, boom di prestiti per spese mediche nel privato

Liste di attese troppo lunghe, boom di prestiti per spese mediche nel privato

In Emilia-Romagna ricorso sempre più massiccio sia alle polizze salute sia ai prestiti per accedere a cure private. Platis (FI): 'Da Roma sono arrivati 520 milioni per abbattere i tempi di attesa. Bonaccini dica come sono stati spesi'


2 minuti di lettura

Spazio ADV dedicata a Tradizione e sapori di Modena
I tempi di attesa sempre più lunghi della sanità pubblica spingono i cittadini a rivolgersi a quella privata e, per sostenerne i costi, tanti chiedono un prestito; in Emilia-Romagna, secondo l’analisi di Facile.it e Prestiti.it, nel 2023, le richieste di prestiti personali per sostenere le spese mediche hanno rappresentato il 4,4% del totale dei finanziamenti e chi ha presentato domanda per questa tipologia di prestito ha cercato di ottenere, in media, 6.332 euro. 

Se si guarda al profilo dei richiedenti emiliano-romagnoli si scopre che chi ha presentato domanda di prestito aveva, all’atto della firma, mediamente, quasi 45 anni; nel 45,3% dei casi a presentare domanda di finanziamento è stata una donna, percentuale più elevata rispetto alle richieste di prestito totali, dove la quota femminile di richiedenti si ferma al 28,8%.

Il dato diffuso da 'Facile.it' è chiaro: i tempi di attesa sempre più lunghi della sanità pubblica spingono i cittadini a rivolgersi altrove per ottenere le prestazioni specialistiche e gli esami diagnostici.

Questo maggiore esborso – commenta Antonio Platis, vice coordinatore regionale e capogruppo Fi in Provincia - non sempre si riesce a coprire con i risparmi e quindi, ancora una volta, sono i più fragili a doversi trovare ulteriormente in difficoltà.
Anche nella rossa Emilia che ha fatto della sanità pubblica una bandiera la situazione è drammatica: nel 2023 questo tipo di prestito ha rappresentato il 4,4% del totale dei finanziamenti richiesti, per una media di 6.332 euro e l’età media del richiedente pari al 45 anni e mezzo.

Quante volte al Cup o in farmacia ci siamo sentiti dire che non c’è posto o che la lista è chiusa? I tempi di monitoraggio della Regione – come ricordava anche ieri in Consiglio Regionale la nostra Valentina Castaldini – sono reali o artefatti per far credere che va tutto bene? La Regione ha delle responsabilità e, soprattutto, deve spiegare come ha impiegato le risorse destinate da Roma all’abbattimento delle liste di attesa.

È evidente – conclude Platis – che la nostra Regione lasci ancora più indietro chi è fragile, sia economicamente sia di salute'.
Foto dell'autore

La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, sociale ed ec...   

La Pressa
Logo LaPressa.it

Da anni Lapressa.it offre una informazione indipendente ai lettori, senza nessun finanziamento pubblico. La pubblicità copre parte dei costi, ma non basta. Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci segue di concederci un contributo. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, è fondamentale.

Articoli Correlati