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'Se io fui 'troppo deciso' 5 anni fa, sicuramente chi gestisce la partita questo giro di responsabilità e decisioni non ne ha voluto sapere mezza'. Così il consigliere regionale della Lega Stefano Bargi interviene sulle candidature del centrodestra a Modena chiamando direttamente in causa (pur non citandolo) il coordinatore regionale di Fdi Michele Barcaiuolo, primo responsabile della scelta dei nomi dei candidati sindaci dell'asse Fdi-Lega-Forza Italia.
'Finalmente siamo giunti alla conclusione del processo di selezione dei candidati del centrodestra nei comuni principali del modenese, e posso dirmi molto soddisfatto per la soluzione sassolese che vede candidato il sindaco uscente Gianfrancesco Menani - afferma Bargi -. Da parte mia e della Lega non vi erano dubbi in merito alla figura di Francesco che è una garanzia del proseguo del buon governo cittadino iniziato 5 anni fa e che merita di giungere alla naturale conclusione tra 5 anni.
Questi sono stati anni difficili, con il Covid, l'aumento di costi delle materie prime e degli interessi, le crisi internazionali con ripercussioni sul locale e nonostante tutto, con la guida di Francesco, siamo stati in grado di mantenere le promesse elettorali e presentiamo oggi una Sassuolo 'ristrutturata' dal punto di vista strutturale come da quello finanziario (leggasi SGP)'.
'Mi sia concessa solo una battuta sulla partita candidature: 5 anni fa, nella veste di Commissario Provinciale della Lega, venni accusato di essere un 'despota' dagli alleati di centrodestra in quanto peccai di 'eccessivo decisionismo'. In poche parole pretesi una gestione territoriale delle elezioni amministrative con tempi certi e la volontà di contendere realmente i comuni al partito egemone (alle nostre latitudini il Pd). Evitai anche di creare aspettative per poi deluderle, cosa questa, che a mio avviso, porterà a diverse ripercussioni in campagna elettorale questa volta. La battuta, quindi, che mi viene spontanea è questa, se io fui 'troppo deciso' 5 anni fa, sicuramente chi gestisce la partita questo giro di responsabilità e decisioni non ne ha voluto sapere mezza'.
Redazione Pressa
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