Tre città dove il centrodestra è fortemente diviso e il cui destino, essendo il tavolo lo stesso, è irrimediabilmente comune.
A Modena in campo le candidature di Luca Negrini di Fdi e Piergiulio Giacobazzi, sostenuto da Lega e Forza Italia. A Sassuolo i nomi dell'uscente Francesco Menani per la Lega e di Alessandro Lucenti per Forza Italia e Fdi. A Reggio Emilia in campo Giovanni Tarquini per Forza Italia, Alessandro Aragona per Fdi e Benedetta Fiorini per la Lega.
Non è escluso, visto l'irrigidirsi delle singole posizioni, che il centrodestra possa uscire diviso in almeno due dei tre Comuni, con due candidature a sindaco, magari ricongiungibili al ballottaggio.
In particolare la Lega pare ferma sul sostegno a Francesco Menani ed è pronta a correre da sola qualora gli alleati non volessero cedere.
A Reggio Emilia invece tutto ruota sulla comprensibile decisione di Fdi di non candidare l'avvocato del sindaco di Bibbiano, Comune simbolo delle battaglie dei meloniani, ma anche di Lega e Forza Italia, contro il Pd sul tema affidi.
Modena, infine è la realtà, dove la corsa ha elementi di originalità a sè. Il leader regionale Michele Barcaiuolo ha puntato tutto sul presidente cittadino Luca Negrini, preferendolo ad altri profili (a partire da quello di Elisa Rossini), mentre Forza Italia ha da tempo messo in campo il nome del due volte candidato in Parlamento, Piergiulio Giacobazzi. E' evidente che se Fdi dovesse forzare a Reggio Emilia non accettando il nome di Tarquini, allora anche Forza Italia a Modena sarebbe legittimata a puntare sul proprio candidato. Così come è evidente che se a Fdi dovesse andare il candidato sindaco a Reggio, allora Modena potrebbe puntare a una candidatura unitaria sul nome azzurro. Un quadro a dir poco caotico che - a tre mesi dal voto - certamente non rappresenta un buon viatico per quegli elettori che auspicano una alternanza a Reggio e Modena.
In ogni caso probabilmente domani sera i tre rebus vedranno la soluzione definitiva.
Giuseppe Leonelli