Cannabis, Santori insiste e coinvolge Lepore: 'Mi denuncino, io e il sindaco siamo allineati'

Il giorno dopo l'ammissione di essere autoproduttore di Cannabis. Imbarazzo del sindaco che non chiede le dimissioni della sardina, consigliere comunale PD con delega ai giovani, ma si dissocia da atti e parole contro la legge. Fratelli d'Italia annuncia esposto in procura e Santori commenta: 'Mi fanno un favore'


Dopo la bufera che hanno scatenato le sue dichiarazioni, e un esposto di Fratelli d'Italia annunciato alla Procura - il commento di Santori segue quello sindaco Matteo Lepore, che assomiglia tanto a un cartellino giallo nei suoi confronti. Il sindaco non chiede le dimissioni ma si dissocia da dichiarazioni ed ammissioni che contrastano con la legge. Ma Santori si sente rassicurato dalle parole del sindaco. 'Col sindaco questa mattina c'è stato un confronto molto franco e trasparente, come sempre è successo.
E siamo molto allineati- assicura - non la vedo come una tirata d'orecchi, ma semplicemente come una divisione dei ruoli. Lui sa benissimo il mio percorso e che sa che abbiamo metodi diversi'. Santori parla di 'filiera politica che parte dal basso' e di 'provocazione' da parte sua, con l'obiettivo di scompaginare l'agenda politica romana.
'Questo è semplicemente un modo di accendere un riflettore- spiega l'ex sardina- e dire al Parlamento: chi sono i criminali? Gli autoconsumatori, che tolgono soldi alla criminalità organizzata, o i veri narcotrafficanti? Questa è la domanda a cui rispondere. Il resto sono tutte illazioni, gioco delle parti e un po' di teatro politico. Ma fa parte del gioco'.
Dal centrodestra sono piovute richieste di dimissioni e Fdi ha presentato un esposto in Procura. 'In questo momento non sono indagato- mette in chiaro Santori- per cui non c'è nessuna sentenza che prova che io abbia commesso un reato.
Ma io chiederò di denunciarmi, perchè con la denuncia a me verrà denunciato un sistema che oggi chiama criminali le persone sbagliate'.
Con una denuncia nei suoi confronti, insiste Santori, 'denunceranno uno Stato che obbliga ad oggi sei milioni di consumatori di cannabis, che non è una droga, come dice l'Oms, a rivolgersi al mercato nero'. Quindi precisa: 'Quando uno fa un gesto come il mio, o è pazzo o ha fatto dei calcoli e si è informato. Naturalmente io mi sono assunto le mie responsabilità e l'ho detto al sindaco, che ne è consapevole. Mi assumo la responsabilità del mio gesto. Questo è per me fare politica, io sono attivista politico. Attraverso il mio corpo e la mia persona, si lancia un messaggio politica e si apre un dibattito che oggi qualcuno in Parlamento non vuole'. Di conseguenza, punge il consigliere comunale, 'se Fdi mi farà il favore, attraverso la denuncia, di accendere i riflettori su un disegno di legge che loro stessi non vorrebbero neanche discutere, in qualche modo avrò centrato l'obiettivo'. L'ex sardina, a cui il sindaco ha affidato la delega alle Politiche giovanili, chiude il ragionamento. 'Io non sono un influencer o un cantante famoso, non sono un bravo attore- dice Santori- sono una persona che fa politica. In questo momento la politica sta discutendo a livello nazionale un disegno di legge che sistema una normativa e un impianto sbagliato, inefficace e ingiusto. Io ho il dovere come politico, per il percorso che ho fatto e per la dignità che devo a una comunità che mi ha seguito e mi ha votato, di darle rappresentanza. Quello che faccio con le politiche giovanili è amministrazione, è qualcos'altro. Tutte le iniziative, che non sono merito mio ma di una squadra che ci lavora, sono cose a parte', conclude Santori.
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