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Carenza organici sanità e politiche poco lungimiranti, l'Ausl: 'Massimo impegno nel reclutamento'
La Pressa
La dirigenza puntualizza le frasi pronunciate dalla direttrice del Distretto Sanitario di Mirandola e dal Direttore Sanitario dell'ospedale nell'incontro pubblico a San Prospero, documentato da La Pressa, e contesta a ricostruzione del Consigliere di Forza Italia Platis che sulle loro parole ha presentato una interrogazione

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Nei giorni scorsi avevamo dato conto, con un articolo supportato da video, delle dichiarazioni dei dirigenti della sanità Area Nord pronunciate nel corso dell'incontro pubblico “Nuovi servizi per nuovi bisogni” organizzato all'auditorium Fregni a San Prospero e moderato dal locale sindaco Sauro Borghi. Qui, in particolare, la Direttrice del Distretto di Mirandola Anna Maria Ferraresi e il Dottor Giuseppe Licitra, della Direzione Sanitaria dell'Ospedale Santa Maria Bianca, si erano soffermati sulle problematiche relative alle difficoltà nel reperimento di personale e sulle cause: da un lato l'esodo di numerosi specialisti, sia in ambito infermieristico che medico, dal sistema pubblico verso il privato, l'estero o altre regioni italiane capaci di offrire migliori condizioni; dall'altro il numero esiguo di nuovi professionisti in entrata. Nel video pubblicato da La Pressa e che riportiamo sotto, il dott.
Licitra aveva fatto riferimento, con un giudizio di merito, al ricorso alle cooperative esterne di medici per dare continuità ai servizi con maggiore carenza di personale, mentre la Direttrice Ferraresi aveva fatto riferimento, in relazione alla difficoltà di reperimento degli specialisti, a politiche sanitarie poco lungimiranti. Elementi sui quali il Consigliere provinciale di Forza Italia Antonio Platis era intervenuto con una nota stampa, annunciando una interrogazione urgente. Oggi l'Ausl replica con una nota che riportiamo integralmente, al Consigliere Platis e puntualizza rispetto alle parole pronunciate.
'L’Azienda USL di Modena respinge la ricostruzione del consigliere Platis nel riportare le dichiarazioni della dottoressa Annamaria Ferraresi, e del dottor Giuseppe Licitra della Direzione sanitaria dell’Ospedale Santa Maria Bianca. Il riferimento è all’incontro che si è tenuto lo scorso 20 novembre a San Prospero, durante il quale dirigenti e professionisti sanitari del Distretto di Mirandola hanno incontrato i cittadini per presentare i nuovi percorsi e i modelli organizzativi che riguardano sia l’ospedale sia l’assistenza territoriale.
Qui, nel contesto di un incontro pubblico, utilizzando un linguaggio che fosse il più possibile chiaro e accessibile a tutti, i relatori hanno illustrato, in maniera trasparente e realistica, anche le criticità e le sfide attuali che il sistema sanitario pubblico si trova ad affrontare, in particolare in questi ultimi anni resi ancora più complessi dalla gestione pandemica e dai suoi effetti. Come la carenza di personale, evidenziata dall’Azienda in più contesti, che riguarda tutta Italia e non solo Modena né tantomeno esclusivamente Mirandola. In questo senso, le “politiche sanitarie poco lungimiranti” a cui si è fatto riferimento durante la serata erano riferite a un livello centrale, dei governi nazionali di ogni colore politico che negli ultimi decenni si sono succeduti. Un aspetto tra l’altro emerso più volte nel dibattito nazionale e riconosciuto da più parti come possibile concausa dell’attuale difficoltà di reclutamento di specialisti. Ciò detto, l’Azienda ha sempre lavorato su ogni territorio per reperire il personale necessario, prova ne sono i risultati recentemente ottenuti su Mirandola sul fronte dell’aumento degli organici di Anestesia (6 unità mediche acquisite tra maggio e ottobre), Cardiologia (3 tra fine anno e inizio 2024), Ortopedia (1), Chirurgia (2), Medicina Interna (3), Pneumologia (2, di cui una da inizio 2024) e Radiologia (2, di cui una da inizio 2024).
Per quanto riguarda il ricorso all’utilizzo delle cooperative per i servizi medici di Ostetricia e Pronto Soccorso, necessario per la continuità dell’erogazione dei servizi stessi, anche in questo caso le dichiarazioni del dottor Licitra erano differenti da quanto riportato in maniera parziale. Non si è rappresentato infatti un giudizio di merito sulle capacità dei singoli specialisti delle cooperative, quanto piuttosto si voleva evidenziare il valore aggiunto rappresentato dall’avere, nei reparti, équipe composte da professionisti che fanno parte del personale aziendale e possono essere dunque più stabili nel lungo periodo e maggiormente integrati nella realtà socio-sanitaria modenese. Anche per quanto riguarda l’assegnazione dei bandi per la fornitura di servizi medici l’Azienda ha sempre considerato prioritario il criterio della qualità, attraverso un’attenta valutazione dei curricula dei professionisti indicati dai soggetti partecipanti'.
Per completezza di informazione nei confronti dei nostri lettori riportiamo il video con le dichiarazioni dei due dirigenti, oggetto dell'intervento del Consigliere provinciale e, in replica, dell'Ausl.
Redazione Pressa
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