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Sono iniziati all’ex ospedale Estense di Modena, in viale Vittorio Veneto, i lavori di ristrutturazione che porteranno all’apertura della nuova Casa della Comunità a ridosso del centro storico. Un progetto voluto dall’Ausl di Modena e dall’amministrazione comunale. Un luogo che storicamente rappresenta nella memoria dei modenesi un presidio sanitario perché la Casa della Comunità aprirà proprio nei locali – opportunamente ristrutturati – che un tempo furono l’ospedale Estense, con ingresso da viale Vittorio Veneto.
I lavori di progettazione e ristrutturazione sono in capo all’Ausl di Modena per un valore complessivo di circa 1 milione e 500 mila euro di cui la quasi totalità (1 milione circa) provenienti da fondi statali e la restante parte frutto dell’accensione di mutui. Su una superficie complessiva di circa 950 metri quadrati, suddivisi su due piani, i cittadini troveranno una Casa della Comunità accogliente e moderna grazie al complesso lavoro di ristrutturazione che trasformerà una parte dello storico edificio tutelato dalla Soprintendenza.
La struttura offrirà servizi di assistenza primaria quali Punto prelievi, ambulatorio dell’infermiera di comunità (che prende in carico persone fragili e con patologie croniche, in accordo con il medico di medicina generale, ma si occupa anche di piccole medicazioni e di promozione della salute), ambulatori di medici di medicina generale, ambulatori per visite specialistiche e sarà presente il Punto unico di prenotazione e assistenza di base (ex Cup-Saub) oltre allo sportello sociale.
La fine lavori e i collaudi sono previsti entro autunno 2024 con l’obiettivo di arredare, attrezzare ed aprire la Casa della Comunità entro la fine del 2024.
'Grazie alla collaborazione con il Comune di Modena ancora una volta riusciamo ad offrire ai cittadini un servizio sanitario territoriale importante – commenta la Direttrice generale dell’Azienda USL di Modena Anna Maria Petrini – la Casa della Comunità all’ex ospedale Estense sarà per i cittadini un punto di riferimento facilmente raggiungibile per tutti i servizi di assistenza primaria, portando la sanità vicino ai luoghi dove le persone vivono'.
Redazione Pressa
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