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'Il silenzio dell'Ausl e la voce dei cittadini che ogni giorno ascoltiamo ci confermano che l'insediamento del CAU al posto del Punto di Primo intervento è un errore a cui rimediare al più presto ripristinando almeno quello stesso Punto di Pronto Intervento ora cancellato. Quella dei Cau è una finta riforma che i cittadini non capiscono perché genera confusione nell'utenza, svilisce il lavoro degli operatori, molti di loro precari con contratti a tempo determinato anche di pochi mesi e, a Castelfranco, si inserisce in un cantiere mai terminato, che ha creato ulteriore degrado in una struttura in buona parte vuota e inutilizzata. Per raggiungere il nuovo Cau, il centro di assistenza e urgenza all'interno della struttura, è necessario percorrere un lungo tragitto fra varie parti del cantiere, le buche, e una segnaletica alquanto improvvisata.
Un percorso ad ostacoli che diventa impossibile e pericoloso per le persone anziane e tanto più per i disabili. E ciò nonostante l'enorme spesa pubblica, che non a caso ha richiamato l'attenzione ed i rilievi della corte dei conti sul bilancio Ausl'.
Le parole di denuncia sono quelle di Rosanna Righini, candidata sindaco di centro-destra sostenuta da Fratelli d'Italia e Lega a Castelfranco Emilia. 'Purtroppo il CAU di Urgenza ha solo una parte del nome. Nella realtà è il doppione di un ambulatorio che limita anziché valorizzare, anche nella sua presenza sul territorio, il personale medico. Pur nella consapevolezza di un rete dell’emergenza urgenza in continua riorganizzazione crediamo che ci siano le condizioni per potere ripristinare quantomeno il punto di primo intervento chiuso e sostituito dal CAU. Non sarà mai accettabile avere un distretto con 80.000 persone privo di un presidio, anche minimale, di emergenza urgenza.
Un presidio vero e non solo riassunto nello pseudonimo del CAU. Perché il Cau non svolge questo tipo di funzione, come erroneamente è stato spacciato. E su questo anche la comunicazione su cui l'Ausl ha investito altro denaro pubblico, è stata sbagliata. E' chiaro che per invertire questa china che da 20 anni ha portato a Castelfranco allo smantellamento non solo del Pronto Soccorso e dell'ospedale. conclude Rosanna Righini - ci vuole una forza politica libera da condizionamenti di partito e da interessi di parte capace di opporsi con proposte concrete e nell'unico interesse per Castelfranco. Il partito democratico e il centro sinistra non possono opporsi alla politica sanitaria regionale e locale perché sarebbe sconfessare se stessi - chiude Righini -. Scegliere il centro destra significa essere liberi di cambiare e di migliorare. In un dialogo che non deve mai mancare, valorizzando ciò che di buono c'è ed è stato fatto ed eliminando gli errori. Errori che se fatti non devono essere ripetuti'.
Gianni Galeotti
Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consiglie.. Continua >>