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'La nomina di Cirelli come componente modenese per il Consiglio di amministrazione di Seta rappresenta l’ennesima scelta infelice sia nel metodo, sia nel merito da parte del sindaco di Modena che, in coda al suo mandato, occupa in modo arbitrario il posto di comando di una multiutility, arrogandosi una prerogativa che dovrebbe appartenere al futuro primo cittadino della città'. A parlare è Ferdinando Pulitanò, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia.
'È impossibile – prosegue Pulitanò - che non vi siano figure più competenti e preparate di un Presidente che, stando a quanto riferisce la stampa locale, è ancora sotto procedimento disciplinare da parte di Confapi e, durante il suo mandato, ha sostanzialmente peggiorato le sorti di Seta. Inoltre, esprimiamo preoccupazione per l’imminente fusione dell’azienda con Tper e Start Romagna, che, in tutta probabilità, creerà ulteriori disservizi per i cittadini, ignorando le specificità dei singoli territori.
A tal proposito, la nostra prerogativa sarà quella di tenere monitorata la situazione, per permettere che, a Modena, le società territoriali previste nel protocollo possano garantire il mantenimento di personale e mezzi'.
'Questa nomina suona come una presa in giro nei confronti di tutti i cittadini che quotidianamente sono costretti a fare i conti con l’insicurezza che si respira su autobus e pullman e i disagi dovuti alla soppressione delle corse. Lo stesso vale per gli autisti che, oltre a lavorare su turni logoranti con stipendi non all’altezza del costo della vita, si trovano di fronte all’inadeguatezza di un’azienda che non pensa a rivedere il loro contratto, ma ad assumere personale sottopagato attraverso fantomatiche missioni al consolato filippino o assunzioni tra i richiedenti asilo', conclude Pulitanò.
Redazione Pressa
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