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Cispadana e Bretella, presidio sotto la Regione: 'Opere disastrose, le alternative all'autostrada ci sono'
La Pressa
Due Comitati insieme per rilanciare le criticità delle soluzioni autostradali e proporre soluzioni. Per la Cispadana rilanciata l'ipotesi di strada a scorrimento veloce'

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Si è tenuto ieri il presidio davanti alla sede della giunta della Regione Emilia Romagna a Bologna promosso dai comitati No Bretella Campogalliano Sassuolo e Coordinamento Cispadano No Autostrada - Si strada a scorrimento veloce, che ha visto l'adesione anche di Reca, Legambiente regionale, Aria.
Il presidio è stato organizzato nella stessa giornata dell’incontro annunciato dalla Regione a Roma col Ministro Salvini e la presenza a Bologna della presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
In una nota i Comitati hanno elencato le ragioni di merito della protesta.
- i due Comitati promotori del presidio , pur non avendo nessuna preclusione su opere infrastrutturali che siano realmente necessarie al territorio, ritengono che il raccordo autostradale Campogalliano Sassuolo e l'Autostrada Cispadana Reggiolo-Ferrara siano scelte ambientalmente disastrose, economicamente e ambientalmente non sostenibili.
La transizione energetica e le esigenze di cambiamento non più rinviabile nel campo della logistica e della movimentazione di merci e persone in Emilia Romagna esigono un cambio di prospettiva : assoluta priorità agli investimenti e collegamenti ferroviari, fortissima e immediata riduzione del consumo di suolo , innovazione nel campo della logistica e del trasporto merci;
- riteniamo gravissimo che la Regione E.R. e il Ministero dei Trasporti , pur di favorire Autostrada del Brennero Spa e le sue rendite di posizione, vogliano riassegnare alla stessa società – tramite un diritto di prelazione incompatibile con le direttive comunitarie sulla concorrenza - il rinnovo della concessione della tratta A22, scaduta nel 2014 e prorogata da 10 anni;
- risulta evidente che la riassegnazione della Concessione ad Autostrada del Brennero Spa ha il solo scopo di rendere realizzabile le due nuove opere Bretella Campogalliano-Sassuolo e Cispadana altrimenti non realizzabili nonostante l'enorme finanziamento pubblico (che va ad alimentare il debito pubblico italiano).
'I due Comitati promotori di questa iniziativa ribadiscono la necessità e reale possibilità di investire in soluzioni alternative ad entrambe le opere (grazie a progetti che già esistono) in linea con le scelte indicate dal Libro Bianco dei Trasporti europeo del 2002 . Documento tramite cui la U.E. indica come ineludibile una strategia che punti ad un progressivo e rapido abbandono del trasporto su gomma ed al conseguente trasferimento delle merci su ferrovia per le medie e lunghe percorrenze. Quindi è necessario ridurre drasticamente le opere autostradali, compreso l’aumento delle corsie in quelle esistenti – come prevede il PRIT 2025 dell'ER, potenziando invece le ferrovie avrebbe come risultato immediato il minor consumo di suolo (in una Regione, l' ER, dove gli ettari di suolo consumati sono tra i più alti in Italia e dove si è in presenza di un diffuso dissesto idrogeologico che l'alluvione del 2023 ha messo tragicamente e ancora una volta in evidenza. Apprezziamo invece e per i motivi ricordati , l'azione della Regione ER nel territorio di sua competenza sulla direttrice del Brennero, volta ad ammodernare e potenziare il sistema ferroviario. Ci si chiede allora il perché di questa sorta di “accanimento terapeutico” perpetrato nei confronti dei territori interessati dalla Bretella e dalla Cispadana. Accanimento nel volere tenere in vita una politica trasportistica oramai morta e defunta, verso la quale le stesse associazioni imprenditoriali si mostrano sempre più distanti. Ci rivolgiamo pertanto ai cittadini, alle Associazioni del volontariato, alle Organizzazioni imprenditoriali e a quelle dei lavoratori dipendenti, ai media , ai Partiti politici – ormai impegnati per le prossime elezioni europee e locali - perché sostengano scelte alternative a infrastrutture come la Bretella e la Cispadana autostradale, per un futuro sostenibile sotto il profilo economico e ambientale. Esattamente quel che ha sostenuto recentemente la maggioranza del Consiglio Comunale di Modena col suo voto contro la Bretella. Auspichiamo infine che ci sia, da parte di Regione ER e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, un radicale ripensamento sulle reali necessità di cittadini ed imprese aprendo nel contempo seri tavoli di confronto nel merito'.
Redazione Pressa
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