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Produzione ferma per due ore, dalle ore 10 alle ore 12, il tempo in cui più di 100 lavoratori dello stabilimento mdoenese di CNH Industrial hanno incrociato le braccia e sono scesi in via Pico della Mirandola nel corteo organizzato dalla Fiom CGIL terminato nel presidio davanti all’accesso dei mezzi dello stabilimento modenese. In solidarietà ai 500 lavoratori che nel nuovo piano industriale del gruppo perderanno il posto e èer richiamare l’attenzione delle istituzioni e di tutti i lavoratori sulle conseguenze sulle future strategie aziendali. Nessuna conseguenza immediata e diretta per ora per lo stabilimento modenese, ma in una logica di gruppo ogni stabilimento è a rischio e i precedenti non mancano. 'Anni fa c'erano stabilimenti importanti che avevano avuto piene garanzie, ma che hanno chiuso.
La perdita di competitività il calo degli investimenti sulla produzione l'attenzione puntata più sulle operazioni finanziarie che sul lavoro, porta a conseguenze destinate ad impattare con tutti gli stabilimenti, come quello di Modena ad ora non interessato dagli effetti diretti del Piano industriale' - afferma il segretario Fiom CGIL Modena Cesare Pizzolla oggi in corteo ed in presidio con il segretario regionale della Fiom CGIL Samuele Lodi ed il segretario provinciale CGIL Manuela Gozzi
Nelle prossime settimane il piano industriale sarà discusso al Ministero per lo sviluppo economico alla presenza delle sigle sindacali del settore metalmeccanico di CGIL CISL e UIL, unite in questi giorni sulle trattattive per il rinnovo del contratto Federmeccaniche ma per ora divise, almeno sulle forme di mobilitazione, sulla contestazione al piano industriale CNH. Gli altri sindacati ieri si sono visti col responsabile globale Cnh Derek Neilson dal quale avrebbero avuto garanzie su come lo stabilimento di Modena resti centrale.
'Una mancata partecipazione davvero difficile da comprendere e da spiegare ai lavoratori' - afferma Samuele Lodi.
Per il segretario provinciale CGIL Manuela Gozzi è da ricondurre alla riduzione di investimenti sulla produzione e sul lavoro di grandi gruppi come CNH, che si riflettono negativamente sull'indotto, anche il raddoppio registrato quest’anno rispetto lo scorso a Modena, delle ore di cassa integrazioni
Redazione Pressa
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