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Domani, domenica 16 luglio alle 17:30 presso Piazza Mazzini a Modena si terrà 'un sit-in promosso da diverse associazioni ucraine modenesi (La Fenice ets, Leleka odv, Mriya ODV, Associazione culturale Magic, Pysanka) con il patrocinio del Comune di Modena, per denunciare il grave comportamento del Presidente russo Vladimir Putin e dai vertici militari russi impegnati nel conflitto in Ucraina, che da tempo minacciano con le azioni militari la sicurezza della centrale nucleare di Zaporizzja con l’obiettivo di alimentare la paura di un disastro nucleare'. A dare notizia dell'evento sono gli stessi organizzatori. 'Si tratta - affermano - dell’ennesimo atto di terrorismo portato avanti dalla Federazione Russa durante il terribile conflitto in Ucraina.
Dai bombardamenti su obiettivi civili fino all’”ecocidio” provocato dal crollo della diga di Kakhovka, la Federazione Russa in questa guerra sta mostrando al mondo il suo lato più feroce ed aggressivo, mettendo in campo modalità di combattimento barbare che si pensavano archiviate dalla storia. Domenica saremo in piazza per esprimere una ferma condanna alla spregiudicata strategia adottata dal Cremlino, un pericoloso azzardo che dovrebbe levare un grido di sdegno da parte di tutta la comunità internazionale'.
Ma il patrocinio del Comune di Modena alla manifestazione non è piaciuto al Coordinamento modenese contro la guerra e al consigliere Beatrice De Maio.
'La presenza della bandiera ucraina e le associazioni promotrici non lasciano spazio a nessun dubbio circa l’orientamento dell’iniziativa ed i contenuti che verranno divulgati domani - afferma il Coordinamento -. Risulta invece incomprensibile la presenza del simbolo del Comune di Modena che rappresenta il patrocinio dell’istituzione cittadina a questa iniziativa che appare totalmente ostile alla Federazione Russa che sarebbe responsabile di un “imprecisato terrorismo nucleare”, non vogliamo certamente mettere in discussione la libertà di espressione ma ci chiediamo come possa un'istituzione cittadina che appartiene a tutti i modenesi prendere posizione in questo modo sul conflitto in corso, sposando le tesi più estremiste dei supporters del governo ucraino, in una città che ha visto molte iniziative che hanno testimoniato l’esistenza di un consistente numero di cittadini che hanno opinioni ben diverse sulle responsabilità e sulle possibili soluzioni del conflitto in corso'.
'Il Comune di Modena non è un partito politico che, per sua natura, ha il diritto/dovere di rappresentare opinioni “di parte”, come è possibile che dia la propria adesione ad un’iniziativa che intende rappresentare il legittimo governo russo come un’istituzione che praticherebbe il “terrorismo nucleare?” Dal punto di vista politico ci chiediamo come mai il Comune non abbia fatto sentire la sua voce di fronte ad atti di natura terrorista che hanno causato la barbara uccisione di cittadini russi, come Daria Dugina, rimasta vittima di un odioso attentato il 20 agosto 2022, attentato che secondo tante fonti occidentali, quindi di paesi alleati del governo ucraino, è stato pianificato da apparati degli stessi servizi ucraini - continua il Coordinamento -. Ci spiacerebbe dover constatare che ci sono vittime di serie a vittime di serie b nella considerazione delle istituzioni modenesi e che le minacce alla pace e alla stabilità dell’intera Europa verrebbero generate dalla sola Federazione Russa, una versione dei fatti che ormai 2/3 del mondo rifiuta e che continua ad essere divulgata dalla sola Alleanza Atlantica e dai paesi che ne fanno parte, che sono stati oggettivamente la causa delle destabilizzazioni più gravi degli ultimi decenni che hanno portato guerre e distruzioni dalla Serbia alla Libia, dall’Iraq all’Afghanistan, senza dimenticare il ruolo nel rovesciamento del legittimo governo ucraino nel 2014, rovesciamento che ha poi generato le tensioni ed i conflitti sfociati nell’intervento russo del 2022. Auspichiamo che queste nostre parole vengano ascoltate dalle Istituzioni che si facciano carico delle opinioni di tutti i cittadini modenesi'.
Redazione Pressa
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