“L’Emilia-Romagna è la Regione italiana che, in valore assoluto, detiene il record per la spesa per gli incarichi libero-professionali di studi, ricerca e consulenza: 5.156.684,96 euro nel 2022. Numeri che piazzano la Regione tra quelle con performance tra le peggiori del paese (B), insieme all’Umbria e davanti solamente a Molise e Calabria. Insomma siamo ben distanti dal modello di eccellenza spesso descritto dal presidente Bonaccini e dal suo staff di comunicazione. Davanti ai numeri riportati dall’Adnkronos credo che occorra fare chiarezza – spiega il consigliere regionale di Rete Civica Simone Pelloni -. Nell’indagine le spese dell’ente vengono confrontate con il benchmark di riferimento e, a seconda dei livelli di scostamento di spesa individuati, si parla di ‘performance positiva’ (quando la spesa è inferiore o uguale alla media), scostamento lieve, considerevole o spesa fuori controllo.
“Alla giunta regionale chiediamo di dettagliare il motivo per il quale l’Emilia Romagna risulta la Regione italiana dove si sono spesi più soldi pubblici per consulenze – chiude Pelloni -. Non sono forse presenti le competenze interne per ridurre l’utilizzo di risorse esterne costose? Per quali attività, in particolare, è stato necessario servirsi di professionisti non presenti all’interno della macchina amministrativa? Sono solo alcune delle domande alle quali vorremmo avere risposte chiare dalla giunta Bonaccini”.