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Serie di ritardi e aumenti di spesa: sei anni di calvario per la Casa della Comunità di Carpi

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Dietro al taglio del nastro di ieri, Il lungo e politicamente scomodo percorso, iniziato nel 2018 con un appalto con oltre il 30% di ribasso


Serie di ritardi e aumenti di spesa: sei anni di calvario per la Casa della Comunità di Carpi
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L'ultimo di una lunga serie di ritardi e rinvii nella fine lavori e nell'inaugurazione della casa della salute (ora casa della comunità di Carpi) era arrivato, e documentato da La Pressa, nel luglio del 2023. Quando con l'ennesimo atto anche sanciva l'ennesima perizia suplettiva che aumentava costi e tempi del cantieri, l'Ausl riaggiornava i tempi della fine dei lavori e il perioso in cui si sarebbe potuta scrivere la parola fine. Nell'autunno del 2023. E invece no. Altri sei mesi dovevano passare, fino al nuovo periodo elettorale, per una inaugurazione che dietro al giubilo festovo di politici e responsabili sanitari porta con sé uno dei percorsi più travagliati e costosi per le casse pubbliche degli ultimi anni.
Che per una sanità che lamenta crisi e mancanza di risorse non è il massimo. Bisogna infatti risalire al 2018 per iniziare quel percorso.

Avviato con l'appalto vinto da una ditta di Bari con un ribasso che superava il 30%. Ditta che presto abbandonò il cantiere. Situazione analoga, nella procedura e nell'esito, si registrò contestualmente per il cantiere del Sert di via Nonantola. Le procedure dovettero iniziare da capo. Facendola breve, stop fino al 2020, dopo l'affidamento dei lavori, nel febbraio a I.T.I. Impresa Generale S.p.A. di Modena, alle stesse norme tecniche, giuridiche ed economiche del contratto precedente. La società è legata già a tanti cantieri pubblici aperti in provincia di Modena, anche in ambito sanitario. Gli auspici per una ripresa e una chiusura dei lavori nei tempi previsti ci sono tutti. E comprendo anche la variabile Covid.

Fatto sta che l'ottimismo si è dovuto scontrare con una realtà ben diversa e non solo a seguito dell'emergenza Covid. E che cronologicamente riassumiamo per punti principali:

Dopo la stipula del nuovo contratto i lavori iniziano (o meglio riprendono), in data 27 maggio 2020 per una durata contrattuale di 730 giorni e previsione di ultimazione per il 26 maggio 2022.

Passa esattamente un anno, e il 26 maggio 2021 viene approvata una prima perizia suplettiva di spesa che ridefinisce l’importo contrattuale iniziale, calcolato in origine al netto del ribasso d’asta del 31,773% ed IVA esclusa, per 2.505.980 euro di lavori e 118.842 euro per oneri della sicurezza e maggiori oneri per il contrasto al Covid non soggetti a ribasso per complessivi € 2.624.823,12.

Viene prevista una proroga dei lavori di 30 giorni, tale per cui la nuova data di fine lavori viene rinviata a fine giugno 2022. Previsione non rispettata. Pochi giorni prima della data fissata per la nuova scadenza il 22 giugno 2022 viene concessa una ulteriore proroga di 180 giorni dei lavori con l'ulteriore rinvio della data di termine al 22 dicembre 2022.

Il 5 agosto viene approvata una integrazione di spesa di 49,676 euro, iva esclusa, richiesta per compensare l'aumento dei prezzi di materiale da costruzione relativamente al 1° e al 2° semestre 2021.

Il 13 ottobre viene approvata una compensazione straordinaria dello Stato di Avanzamento Lavori per un importo netto di 110.795  oltre IVA applicata al contratto, per complessivi 121.870 euro.

Si arriva a fine dicembre. Fine anno che secondo le previsioni seguita ai continui rinvii doveva segnare anche la fine del cantiere, e invece no. Il 27 dicembre, di fatto 5 giorni dopo la scadenza fissata, viene approvata una ulteriore perizia suplettiva e di variante (la seconda dell'appalto avviato nel 2020), che ridefinisce ulteriormente l’importo contrattuale, al netto del ribasso d’asta iniziale del 31,773% ed IVA esclusa, per 2.573.651 euro di lavori e 153.712 euro per oneri della sicurezza e maggiori oneri per il contrasto al Covid non soggetti a ribasso. La cifra finale viene riaggiornata ad una previsione di  2.818.360 euro. Il tutto accompagnato da un ulteriore rinvio del termine dei lavori al 31 marzo 2023.

Ma nulla da fare, giunti a marzo, non ci siamo ancora. Con decisione 729 del 27 marzo 2023 l'Ausl una ulteriore proroga 62 giorni naturali e consecutivi per l’ultimazione dei lavori. Il termine viene ulteriormente posticipato al 31 maggio 2023. La storia ci dirà che non sarà ancora la volta buona.

Il perché è presto evidenziato: 'Nel corso dei lavori - si legge in una determina Ausl - viene riscontrata la necessità di eseguire alcune lavorazioni interne non previste dal contratto e che si ritiene opportuno l’esecuzione di opere di completamento di aree stralciate dall’appalto, come il completamento della sala riunioni al piano primo e degli spogliatoi al piano secondo'. Ma non solo. La necessità di apportare lavorazioni non previste viene descritta anche come derivante dalle richieste della Direzione Sanitaria nel merito di alcuni locali in corso di finitura, in particolare nelle dotazioni e predisposizioni impiantistiche, per una migliore gestione delle attività sanitarie che si andranno a trasferire. Oltre ad eseguire non meglio definite opere interne di dettaglio e puntuali per correggere aspetti di carattere marginale. Ma non solo. Anche per l'esterno non sarebbero state previste, dal contratto principale, alcune lavorazioni. 

Si riaggiorna di conseguenza, ancora una volta, anche il quadro economico del contratto che da perizia si sposta sopra i 3 milioni di euro, esattamente 3.012.962 di cui 2.757.588 euro per lavori e 164.373 per Oneri della Sicurezza, IVA esclusa, oltre a 91.000 euro per revisione prezzi.

E come di consueto si riaggiornano nuovamente i termini di durata dei lavori: 
· per il giorno 31 agosto 2023 (con una proroga di 93 giorni) per le opere, in variante, già in contratto, e aggiuntive, relative al completamento del fabbricato destinato a Casa della salute;
. per il giorno 23 ottobre 2023 (a seguito di una proroga di ulteriori 54 giorno) per le opere aggiuntive, oggetto di perizia, relative alla sistemazione e completamento delle aree esterne.

A fine dicembre l'attesa comunicazione deve ancora arrivare. Un mese fa, siamo a febbraio 2024, la dirigenza Ausl, nell'ambito della presentazione del piano di investimenti infrastrutturali con fondi PNRR e non solo, annuncia l'imminente inaugurazione. Fissata per la giornata di ieri. Con un taglio del nastro in pompa magna che non fa dimenticare, anzi evidenzia, anni di ritardi, rinvii, e aumenti di spesa che hanno costellato un percorso iniziato sicuramente male e che mai dovrebbe.

Gi.Ga.

Nella foto: il sindaco Bellelli e la direttrice generale dell'Ausl di Modena Anna Maria Petrini in una visita, alcuni mesi fa, al cantiere

Redazione Pressa
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La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 


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