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Si estende – come consentito dalla normativa eurounitaria – a 18 mesi (6 mesi iniziali, seguiti da proroghe trimestrali) il limite massimo di permanenza nei Centri per il rimpatrio (C.p.r.) degli stranieri non richiedenti asilo, per i quali sussistano esigenze specifiche (se lo straniero non collabora al suo allontanamento o per i ritardi nell’ottenimento della necessaria documentazione da parte dei Paesi terzi). Il limite attuale è di 3 mesi, con una possibile proroga di 45 giorni. Inoltre, si prevede l’approvazione, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro della difesa, di un piano per la costruzione, da parte del Genio militare, di ulteriori C.p.r., da realizzare in zone scarsamente popolate e facilmente sorvegliabili.
Sono questi i provvedimenti inseriti dal Consiglio dei Ministri nel decreto-legge per il rafforzamento economico del Mezzogiorno, destinati al contrasto all'immigrazione illegale.
Contestualmente il Presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen ha annunciato il piano in 10 punti
'Aumenteremo il nostro sostegno per spostare i migranti fuori dall’Italia facendo appello al meccanismo di accoglienza volontario. Offriamo il sostegno di Frontex per consentire ai migranti che non hanno titolo di entrare in Europa di poter rientrare nei loro Paesi. Occorre lavorare tutti insieme per contrastare gli scafisti e con Frontex dialogare con i Paesi di partenza. Dobbiamo migliorare la sorveglianza navale e aerea lavorando anche su nuove missioni e aiutare la guardia costiera tunisina. Necessario, con la collaborazione dell’autorità italiana, di distruggere tutte le imbarcazioni utilizzate dai trafficanti. L’agenzia europea per l’asilo dovrà sostenere l’Italia nell’esame delle domande. Chi non ha diritto di asilo dovrà tornare nel Paese d’origine. Per lottare contro gli scafisti occorre offrire ai migranti corridoi umanitari legali. In questo senso occorre migliorare la collaborazione c on le organizzazioni umanitarie che si occupano di corridoi umanitari e possono aiutare nei rimpatri. Ultimo punto è poi il sostegno alla Tunisia per sviluppare l’ufficio per i migranti e garantire gli aiuti alla Tunisia». Sul piano d’azione, la presidente della Commissione, rispondendo alla stampa ha sottolineato che sulle iniziative è in corso un dialogo con tutti i leader europei. «L’idea è quella di affrontare questa sfida tutti insieme e non solo a livello europeo ma anche a livello internazionale'.
Redazione Pressa
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