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'L'espansione dell’impianto industriale CPC, cominciata ormai due anni fa, non ha mai coinvolto la comunità locale. Il progetto, così come è stato presentato (sotto il video della presentazione dell'Assessore all'Urbanistica Anna Maria Vandelli), andrà a sacrificare spazi verdi già carenti, e non garantisce la salute dei cittadini. L’amministrazione comunale deve capire che la nostra zona è già sovraccarica di attività artigianali, industriali e di servizi, tra cui Seta ed Hera, e paga già un grosso sacrificio a livello di impatto ambientale, con una situazione di polveri sottili ad alti livelli'.
Con queste parole, i cittadini del Rione Sant’Anna hanno deciso di esprimere il loro disappunto rispetto sia il merito dell'espansioe industriale ma anche il metodo che, a loro dire non li ha mai coinvolti.
Alcune sere fa la presentazione ufficiale da parte dell'amministrazione, alla città, del progetto di espansione dell'area produttiva che si estende lungo l'asse di via delle Suore, a Modena. 'Il rione, specifica il comitato, è classificato, nelle carte progettuali, come zona artigianale-industriale a bassa densità residenziale, senza tenere conto della presenza di due Peep, della scuola elementare, di un impianto sportivo molto frequentato e di 310 famiglie alle quali l'amministrazione - si legge in una nota - dovrebbe accordare massima priorità per quanto riguarda la loro salute. Crediamo inoltre che questotto progetto ci isoli fortemente inglobandoci nostro malgrado in una realtà industriale indesiderata'.
Da qui le richieste:
1. Modifiche alla viabilità: rivedere il progetto di parziale chiusura di Via del Tirassegno. Vietare il
passaggio per i mezzi pesanti privati su Strada Sant’Anna davanti alle Scuole Elementari.
2. Sviluppo di spazi Verdi e di aggregazione: sono anni che lamentiamo la carenza di aree verde e di
luoghi di aggregazione per giovani e adulti. Mancano nel rione aree dedicate, dove i nostri bambini e
adolescenti possano svolgere attività sportive e di svago. Dotare la pista ciclabile Sant’Anna-Villanova
di illuminazione ne consentirebbe un utilizzo completo.
3. Blocco di altri sviluppi industriali nell’area: Vogliamo la garanzia che non ci saranno più espansioni
industriali nel nostro territorio e che gli impianti industriali ora presenti non abbiano mire di ulteriori
incremen0 di superficie.
4. Eliminazione dei Rumori: Sollecitiamo l'eliminazione delle fonti di disturbo sonoro causate dalle
lavorazioni industriali a pochi passi dalle nostre abitazioni. Problemi discussi ampliamente con il
sindaco e i dirigenti delle due aziende nell’assemblea di martedì 5 Marzo.
5. Eliminazioni degli odori sgradevoli: Sempre più spesso i residenti del rione lamentano intensi e
sgradevoli odori di plas0ca bruciata, con alcune segnalazioni di irritazione agli occhi. Al momento
stiamo monitorando tali episodi per comunicarli ad ARPA per le dovute verifiche.
6. Controlli sulle emissioni in atmosfera: Chiediamo che i controlli sui camini dell’impianto industriale
che presentano emissioni di sostanze chimiche , vengano eseguite non solo in autocontrollo, ma anche
da un ente esterno almeno ogni 6 mesi (non una volta all’anno) e che i risultati vengano resi pubblici.
7. Indagine epidemiologica su un campione di cittadini.
Redazione Pressa
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