'Rimaniamo ancora colpiti dalle parole dell’assessore regionale alla sanità Donini che parla di ottimizzazione delle risorse quando in realtà dietro questa bella frase si nasconde il più grande taglio alla sanità modenese, taglio ancora più grave perché riguarda i servizi di urgenza.
Con la scusa di alleggerire gli infermieri e le ambulanze professionali dai casi 'superficiali”, si nasconde una carenza di personale specializzato drammatica, che la Regione risolve affidando l'emergenza ai volontari. Emerge anche chiaramente come il depotenziamento degli ospedali periferici, in particolare Mirandola e Pavullo, ha di fatto obbligato le ambulanze ‘professioniste’ ad essere continuamente in viaggio su una viabilità al collasso per raggiungere gli ospedali del capoluogo su cui si è concentrata tutta l'attività - afferma Fdi -.
Ma Fdi attacca anche i sindaci leghisti di Sassuolo e Mirandola che non hanno partecipato al voto.
'Una completa e miope visione di insieme imputabile al partito democratico regionale e stigmatizzata dal voto emerso in Ctss, nell’ambito del quale colpisce l’assenza dei sindaci di Mirandola e Sassuolo nonché il voto favorevole del sindaco di Pavullo che evidentemente non ha avuto modo di studiare le ricadute del piano sulla sua comunità. Chiediamo a tutti i sindaci di prendere una posizione con maggior coraggio per il bene della comunità che rappresentano e non del partito al quale sono iscritti'.