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'Il cambiamento non piace a tutti, evidentemente non andrò a genio a tutti, ma alle polemiche personali non rispondo, rispondo con la politica...'. Taglia corto Elly Schlein, ospite ieri sera di 'In Onda', dopo una giornata caratterizzata per il Pd dall'attacco frontale del governatore Vincenzo De Luca alla segretaria dem. Dalla critica sull'armocromista alla 'cacicca ante litteram', passando per il 'partito sequestrato' in Campania, De Luca non ha risparmiato colpi contro la leader Pd.
'Mi imbarazza avere gente che magari consuma 300 euro l'ora per le imbecillità, e 300 euro l'ora sono i due terzi di una pensione al minimo, e mi domando quale credibilità possa avere chi ha questo rapporto di coerenza fra il modo di vivere e il modo di parlare', ha tuonato il presidente della Regione Campania riferendosi in particolare alla scelta della segretaria dem di dotarsi di un'armocromista.
Per De Luca, quindi, la sinistra italiana 'è estremamente povera e incapace di mantenere il nesso di coerenza tra quello che si dice a parole e il modo in cui si vive. Questo mi pare il principale limite di questa sinistra italiana. Si parla, si dice, ma si vive in maniera completamente opposta a quello che si dice. Questo toglie credibilità, autorevolezza e capacità di persuasione a chi si propone di cambiare la società in nome di valori umani fondamentali'.
E ancora: 'Questo problema del terzo mandato viene sollevato da gente che ha tre, quattro, cinque, sette mandati. L'onorevole Schlein ha 3 mandati, se li è già concessi, ha quindi attaccato sul tema di una sua possibile candidatura per un terzo mandato alla guida della Regione, circostanza al momento non prevista dalla legge elettorale della Campania.
'Schlein si è già concessa tre mandati - ha aggiunto -: Parlamento europeo, Consiglio regionale dell'Emilia Romagna, Parlamento italiano. Direbbe qualcuno che è una cacicca ante litteram'.
Ma ancora non basta: 'Qualcuno dovrà spiegare come e perché si sia verificato il sequestro del Pd in Campania. In Campania alle primarie il 70% ha detto di no al look della Schlein, e siccome ha detto di no, viene sequestrato il partito con argomenti penosi', aggiunge De Luca polemizzando contro la decisione del Pd nazionale di commissariare il partito campano dopo le polemiche sul tesseramento in provincia di Caserta in occasione delle primarie.
'Io non avevo il tempo per fare le primarie, sono l'unico che non ha fatto neanche un'iniziativa pubblica per le primarie e mi sono trovato oggetto - punta il dito il governatore - di un'aggressione mediatica, volgare, promossa anche dalla Schlein, a puntate sui giornali. Io non ho fatto un'iniziativa per le primarie, ma incredibilmente mi trovo oggetto di un'aggressione mediatica da parte di un giornale, credo di proprietà di uno che fa il miliardario in Svizzera e il rivoluzionario in Italia. Che allegria, che ricchezza cromatica'.
Alla domanda se non accettasse la vittoria di Elly Schlein alle primarie del Pd, De Luca ha risposto: 'Lo rispettiamo, ma se vogliamo parlare di voti io ho preso, solo in Campania, quasi il triplo dei voti che ha preso in tutta Italia la Schlein. La vita democratica è fatta anche di episodi molto effervescenti, a volte molto poco meditati, quindi questo argomento quindi vale fino a un certo punto. Ci sono stati i voti? Bene, ma prima dei voti ci sono stati altri voti di partito che hanno detto un'altra cosa'. Secondo De Luca la denuncia dell'allora presidente della commissione regionale per il congresso Franco Roberti, circa presunte infiltrazioni camorristiche nel Pd casertano, non è argomento sufficiente per commissariare il partito.
'Sfido tutti - ha proseguito De Luca - a un dibattito pubblico sui temi della trasparenza, della legalità e della correttezza. Mi sono rotto le scatole di sentire queste allusioni. Fate i nomi e i cognomi. E' una vergogna, innanzitutto per il mondo dell'informazione che non è abituato a fare le verifiche di merito in Italia sui fatti e le persone. Bisognava chiedere: a Caserta chi sono i delinquenti?'
Redazione Pressa
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